g r a c i e ~ italian lovers » amazon queens

{RealCs} 010110 ~ Final Sentence

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 24/4/2009, 19:25
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


Finalmente mi decido ad inizare a postare °_° era anche ora XDXD
vi assillo da settimane con sta ficcy °_°" Sopratutto la Mary :sicerto:
fdhfkdshkfhdslfjidsl è da un pò che portò avanti nell'ombra questa storia [in cui ho modo di mostrare il mio immenso amore per Yul e Sica *_*]e non l'ho nemmeno ocnclusa XDXD
Non perchè i capitoli siano tanti, ma perchè non ho mai voglia di scrivere :sicerto: sarà per questo che ultimamente sono piena di ficcy da fare °_°
BTW bando ai commenti idioti ed iniziamo :sicerto:






010110 ~ Final Sentence
'Meglio morire liberi che vivere una vita aspettando di esserlo!'






~ INTRODUCTION ~




Il vento soffiava forte quella sera.
Aveva appena smesso di piovere dopo giorni e giorni. Il cielo era carico di nubi nere e tutta Seoul, a quell’ora aveva dato la sua buonanotte al mondo da un pezzo.
L’unica fonte di vita erano i piccoli super market notturni i cui proprietari erano solitamente uomini grandi e grossi con la puzza sotto il naso.
Lungo le strada passavano poche macchine, la maggior parte delle quali era di ritorno da qualche discoteca nelle vicinanze.
Non era particolarmente tardi, tuttavia, come accadeva spasso dopo un acquazzone, la città faticava a rianimarsi e poteva apparire, specialmente agli occhi dei turisti che sfortunatamente si erano beccati proprio il periodo peggiore dell’anno, parecchio deprimente.
D’altronde, anche i Koreani stessi ne erano fermamente convinti, Seoul era bella e raffinata di giorno quanto rude e pericolosa di notte.

In uno dei centri più in voga, non molto lontano dalla star City, lussuoso quartiere abitato dalle grandi star del paese, una Mercedes nera parcheggiò con una certa noncuranza, proprio davanti al grande palazzo residenziale.
Dall’auto, scese un uomo.
Doveva avere circa una cinquantina d’anni. Era abbastanza paffutello e anche parecchio agitato.
Si guardò a destra e a sinistra come intimorito, per poi prelevare dal bagagliaio una valigetta nera di medie dimensioni.
Fatto questo, senza nemmeno assicurarsi di aver chiuso la macchina, si diresse verso quello che era il proprio appartamento.

Si trovava al quinto piano e per arrivarci, ricorse senza indugio all’ascensore.
Guardava in continuazione l’orologio da polso che portava e gocce di sudore solcavano la sua fronte ormai umida e appiccicosa.
Una volta al piano giusto, di fretta, si mise a cercare le chiavi della propria abitazione. Gli tremavano le mani e continuava a guardarsi le spalle impaurito, finché finalmente, non le trovò.
Le rigirò più volte e ad ogni scatto la sua tensione aumentava, fino la momento in cui la porta, con un ultimo e decisivo CLACK, non si aprì del tutto.

L’appartamento era completamente buio e vuoto.
L’uomo si chiuse la porta alla spalle ed accese la luce, tirando un sospiro di sollievo.
Rimase un attimo in piedi, all’ingresso, non sapendo bene cosa fare.
Si spogliò d fretta e furia dalla giacca ancora bagnata del’acquazzone delle ore precedenti e si tolse le scarpe che grondavano di fango.
Fissò al sua valigetta con uno sguardo misto tra paura e soddisfazione.

- …uhf…finalmente a casa… - sospirò



- ....agitato? -


L’uomo sussultò impaurito.
Si voltò di scatto, in direzione del salotto.
Vicino ai divani in pelle, appoggiata alla credenza in cui si potevano ammirare libri di ogni genere e vecchie foto, a braccia conserte e sorriso beffardo, si trovava una ragazza.
Aveva capelli lunghi, castani, due occhi che sembravano trasmettere solo freddezza e indossava una divisa in pelle nera, con tanto i stivali, guanti e un piccolo ricetrasmettitore all’orecchio.
L’unico punto di luce in lei ,erano degli orecchini d’argento a forma di stella.

- t-tu chi sei?! C-ome hai fatto ad entrare?! – balbettò l’uomo cominciando a tremare

- sono entrata dal camino! ♥ - esclamò lei sorridendo

- c-che vuoi?! -

La ragazza smise di sorridere, si fece seria.

- il mio capo reclama i suoi soldi, caro dottore! – rispose estraendo una pistola dalla cinta

Vide il pover uomo stringere ancora più saldamente la propria valigetta, avendo capito che era ciò che la giovane cercava.

- m-ma ho già pagato più della metà! Non ce li ho tutti ora! mi servono! -

- non dipende da me signore! Se lei avesse restituito tutto entro il periodo prestabilito nessuno si sarebbe fatto male… - spiegò tutto ad un tratto, un espressione mortificata

- d-datemi ancora un po’ di tempo! - esclamò il dottore – vi restituirò tutti i soldi, o permetto! datemi ancora qualche giorno! -

- …è troppo tardi… -

- m-ma com… -

-..it’s my final sentence.. baby! ♥ -

Uno sparo netto, preciso e veloce, in quel momento risuonò ed echeggiò per tuta la stanza, e probabilmente, anche per tutto il vicinato.
Quell’uomo, aveva ancora la sua espressione spaventata quando cadde a terra, morto.
La ragazza lo osservò piegarsi ed accasciarsi, mentre il sangue fuoriusciva dalla sua fronte.
Sparò un secondo ed un terzo colpo, per essere definitivamente sicura.
Lo vide sobbalzare ad ogni pallottola per poi, restare esanime, per terra.
Lei sorrise amaramente. Ripose la pistola al suo posto e si passò una mano fra i fluidi capelli con un espressione presso che soddisfatta del risultato.
Con la mano sinistra, schiacciò un bottone sul ricetrasmettitore che portava all’orecchio.

- qui è la R.A.R - una voce metallica fuoriuscì - agente 03, il tuo rapporto? -

- positivo. Missione Compiuta con successo – esclamò la giovane

- ti aspettiamo alla base -

- ricevuto -

E la comunicazione fu sospesa.
Fatto questo, si avvicinò al corpo. Estrasse da una tasca un paio di guanti in lattice neri e li indossò, poi, con molta attenzione, prese la valigetta dalle mani del cadavere e cercò di ripulirla un po’ dal sangue finche non pensò che potesse andare bene.
Una volta compiuto il tutto, aprì la porta dell’ingresso, spense la luce e uscì, senza nemmeno troppa fretta.

- Jessica! -

La ragazza, si voltò di colpo proprio mentre si apprestava a scendere il primo gradino.
Un giovane, di bell’aspetto, quasi femmineo a prima vista, appoggiato al muro, la scrutava da cima a fondo sorridendo.
Lei, che in un primo momento aveva estratto la pistola, sospirò e con cautela la rimise al suo posto sollevata.

- mi hai spaventata! - esclamò un po’ scocciata

- scusami! -

Quel ragazzo era vestito esattamente come lei.
Anche se quei capelli neri come la più assoluta oscurità, gli conferivano ancora più “tenebrosità” di quanta non ne avesse avuta lei.

- che ci fai qui?! – sbottò Jessica – sarà pieno di polizia a momenti! -

- sono solo venuto a prenderti! Il capo ti vuole vedere! -

- …uf..immaginavo… - sospirò - vorrà questa di sicuro… -

Ed indicò la valigetta appena rubata

- un altro ottimo lavoro! Come sempre sei stata fantastica! -

Lei arrossì vistosamente al commento, ma presto smascherò la sua mezza gratitudine con un colpo di tosse quasi colpevole.

- e…d-da te come è andata? – domandò poi cambiando discorso

- non male, ma si trattava solo di sorvegliare un imprenditore…niente di che… -

- seratina piatta insomma… -

- già! -

Si sorrisero lievemente a vicenda

- dai su..andiamo, prima che ci prendano come due polli! - incalzò Jessica iniziando a scendere le scale

- oook! Agli ordini mia signora! -

- …scemo! - sorrise



 
web  Top
Miharu12
CAT_IMG Posted on 24/4/2009, 20:31




mi prenoto il primo commento ù_ù

edit:
+ce la fa a prendersi dei minuti di tempo per leggere...mette gli occhiali+ ù_ù


CITAZIONE
- sono entrata dal camino! ♥ - esclamò lei sorridendo

+muore+ XDD che simpa hahaha

CITAZIONE
Lei sorrise amaramente. Ripose la pistola al suo posto e si passò una mano fra i fluidi capelli con un espressione presso che soddisfatta del risultato.

tutta questa scena è meravigliosa e piena di effetto *_*

CITAZIONE
Un giovane, di bell’aspetto, quasi femmineo a prima vista, appoggiato al muro, la scrutava da cima a fondo sorridendo.

chi può mai essere XDDDDDDD

adoro questo intro *____* perchè è un intro vero?? conoscendoti tu questi mini capitoli non li fai O_O hahaha quinid è un intro sisi hahahahaha
oddio pieno di azione..amore..waaaaaaaaaaaa non vedo l'ora del prossimo!! tu mi farai impazzire con tutte queste storie fiquose al massimo!!!
anche il posterino è stupendo *_________* +impazzisce dalla felicità+ lo sai quanto non vedevo l'ora e ora vado a nannina tutta felice!!
kiki mia sei meravgiliosa!! come sempre! le tue dita sono sempre capaci di scrivere storie fantastiche!!
la fine che riprende quella mini storia fa intendere un pò tutto l'evolversi della vicenda *__* bellissimo!!
bravissima bravissima e ancora bravissima <333
chu +manda cuoricini+

Edited by Miharu12 - 26/4/2009, 00:43
 
Top
*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 24/4/2009, 21:14




CITAZIONE
- sono entrata dal camino! ♥ - esclamò lei sorridendo

che carina xDD *sicerto*

CITAZIONE
Un giovane, di bell’aspetto, quasi femmineo a prima vista, appoggiato al muro, la scrutava da cima a fondo sorridendo.
Lei, che in un primo momento aveva estratto la pistola, sospirò e con cautela la rimise al suo posto sollevat

JaeJoong *___*

Aaaaallora °_° Intanto è bella anche se mi sembra °_° corta? xD sono "abituata" ai tuoi papiri xDD
Comunque la storia è macabra °_° morti, R.A.R. (?) Agenti °_° Pistole sono un brutto miscuglio di cose :sicerto:
Comunque penso proprio che questa FF mi metterà mooolta agonia ù-ù"" dolore pianti e varie cose °_° Comunque complimenti <33!! mi piace *O*
 
Top
CAT_IMG Posted on 25/4/2009, 10:34
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


questa è solo l'intro <3<3 dopo i chappy diventano molto più lunghi XDD
graccie comunque <3<3
 
web  Top
Miharu12
CAT_IMG Posted on 25/4/2009, 23:44




commentato ù_ù susu leggi susu hahahah <3
 
Top
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 11:21
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


ammora XDXD io credo che tu sia l'unica che commenta in maniera così approfondita pure un intro X°°°D *muore*
Il posterino sa tanto da mafia-style :sicerto:
BTW eccovi il cap 1 <3




~ 01 - R.A.R ~




- Agente 02! -

Una voce proveniente dall’auricolare che portava, lo spaventò a tal punto che fece un leggero sussulto, lasciando cadere la sigaretta appena accesa, sul pavimento della sua terrazza.
Quella sera c’era un vento freddo, nonostante la tempesta fosse passata da ore.
La sua mano destra, toccò il bottoncino metallico per poter rispondere e, in seguito, si schiarì la voce.

- si, ditemi… - borbottò

Restò in attesa di risposta.

- Numero 03 e Numero 10 sono appena rientrati dalle rispettive missioni -

- …devo andare ad accoglierli? -

- Affermativo, Agente. Il capo vuole vedervi tutti e tre. -

- …ok, cinque minuti e siamo da lui. -

La chiamata venne bruscamente interrotta. Il ragazzo, sospirò un po’ amaramente e riprese ad osservare il panorama che si pregustava da quell’altezza, dalla sua stanza.
Decise di togliersi l’auricolare per non essere disturbato oltre e se lo mise in tasca con una certa non curanza.
Sentì, anche se piuttosto lievemente, il rumore del motore di un' auto che, probabilmente era appena passata. Si appoggiò al corrimano e notò le saracinesche del garage dell’edificio, aperte.
Dovevano essere loro, pensò.
Si sistemò a malo modo i capelli e rientrò in stanza, chiudendo a coppo i balconi della finestra, cercando di far passare ugualmente un po’ d’aria.
Infine, con una certa disinvoltura, aprì la porta e uscì.


**




- eccola qui, la mia principessa! -

Jessica lanciò un’occhiata torva al ragazzo, seduto di fianco a lei che le aveva appena fatto l’occhiolino con fare gentile.
Tuttavia, a quel gesto della giovane, sorrise soddisfatto. Aveva notato che era appena arrossita.
Con un ultima manovra, parcheggiò l’auto e girò la chiave dalla parte opposta in modo che il veicolo si spegnesse.
Si staccò le cinture e aprì lo sportello. Jessica fece lo stesso.
L’aria, in quel garage sapeva da chiuso, come se fossero state rare le volte in cui venivano aperte le saracinesche.
In effetti, a parte la sera, quel posto non veniva mai aperto.
Anzi, a ben pensare, nessuno sapeva della sua esistenza. Nessuno, che non facesse parte della R.A.R.
Essa, il cui nome voleva semplicemente dire Rimborso. Assicurazione. Revisione., di giorno era semplicemente una società che dava prestiti e gestiva assicurazioni varie mentre di notte, si trasformava in una società killer specializzata.
Il capo, di entrambe le parti, era la stessa persona.
Nonostante si trattasse solo di una delle tante società alleate che componevano quella ‘setta di killer’, la R.A.R di Seoul, era sicuramente la più famosa.
Nessuno, nemmeno la polizia aveva mai scoperto il losco segreto. Nemmeno quando gli omicidi che compiva diventavano a portata quasi Nazionale. Questo perché la R.A.R, allenava degli Agenti specializzati e li mandava a compiere le missioni per conto loro, in totale segreto.
Come facevano a non lasciare traccia? Semplicemente, erano molto attenti in ogni minimo particolare.
Solitamente, si trattava di ragazzi che venivano allenati sin da piccoli nelle migliori tecniche omicide. Allenamento che comprendeva anche l’ausilio di pistole, bombe, coltelli e tutto ciò che, una volta concluso e ottenuto il grado di Agente, sarebbe servito per le future missioni. Jessica, era un esempio lampante di ciò che quella società aveva saputo ‘estrarre’.

- ricordati la valigetta… - osservò il giovane

- si, lo so… - sospirò Jessica sbattendo la portiera dell’auto

- speriamo che sia una convocazione breve…ho un sonno assurdo… -

- tsk, vuole solo i soldi..non penso che avrà molto da dirci… - rispose la ragazza


- Numero 03, Numero 10! Siete tornati! –


I due ragazzi, si voltarono alle loro spalle.
Un altro ragazzo, non particolarmente alto, dal viso dolce e, a prima vista ingenuo, accorse verso di loro.
Aveva capelli castano chiaro e un espressione dolce. Indossava la oro stessa tuta nera. Con l’unica differenza che la sua, probabilmente era fatta di un materiale ancora più resistente.

- oh! JunS…Numero 02! – esclamò il moro , correggendosi dopo un pizzicotto datogli da Jessica mentre stava parlando

- siete tornati presto! – esclamò l’altro Agente, fingendo di non aver sentito nulla e salutandoli con rispetto

- è stato più facile del previsto.. – rispose la giovane mostrando la valigetta

Numero 02 sorrise.

- su, venite andiamo…il capo vuole vedervi. -

Entrambi annuirono e, insieme al compagno, si diressero verso gli ascensori.


**




La strada fu meno lunga di quanto Jessica non si aspettasse.
Stettero in ascensore per ben cinque minuti. Un’eternità.
La sala del ritrovo di tutte le reclute con il loro capo, si trovava al penultimo piano, sotto gli appartamenti di quest’ultimo.
Quel grattacielo di ben trenta piani, agli occhi della gente era un normale edificio, come tutti gli altri. Ma in realtà,era articolato in maniera assai complessa.
I primi tre piani, erano occupati dagli uffici della R.A.R, che di giorno, lavoravano senza sosta tra il via vai di gente e clienti.
Negli altri, si pensava che fossero adibiti ad appartamenti. Il tutto era di proprietà del gestore della società. Del capo.
Dal quarto, fino al decimo, si trovavano le stanze per gli allenamenti, le palestre e tutto ciò che serviva a formare i giovani.
Dall’ undicesimo al ventisettesimo invece, vi erano gli appartamenti dei giovani allievi e degli agenti.
Per finire, i restanti piani, eccetto il penultimo, erano proprietà privata del ‘pastore’, altro nome con cui veniva chiamato il gestore.

Quando finalmente l’ascensore si fermò, tutti e tre si sentirono subito meglio e le porte si aprirono ai loro occhi.
Si trovarono immediatamente faccia a faccia con una grande sala.
Vi erano divanetti, una decina di televisioni e anche un angolo dove ci si poteva prendere da bere o da mangiare.
Le pareti di quella immensa stanza [che comprendeva quasi tutto il piano 29] erano color avorio e il pavimento laccato, non gli si addiceva per nulla.
Era parecchio affollata. Colma di Agenti appena tornati dalle rispettive missioni.

- Agenti 02! 03! – esclamò un ragazzo – ben arrivati! -

- grazie Numero 09! – sorrise Jessica

- oh, guardate, sono tornati! – bisbigliarono alcune ragazze

- bentornati! -

- grazie a tutti, fratelli! – sorrise Numero 02 con un cenno

Jessica sbuffò un po’ seccata e Numero 10 se ne accorse.
Le sorrise, anche se lievemente, ma lei sembrò ancora più contrariata.

- Su Numero 03! Non fare quella faccia! - le sussurrò

Ci pensò un attimo, prima di rispondergli

- dovresti farti rispettare, invece sei troppo debole! – esclamò acida

- …è per questo che sono il Numero 10! - rispose – …e a me non disturba affatto! -

- invece dovresti interessartene…per la tua reputazione se non per altro! -

- … -

La piccola conversazione venne interrotta quasi subito da 02, che fece in cenno di fermarsi.
Entrambi si zittirono e si fermarono, un passo indietro all’latro, rimanendo in attesa.

- ben arrivati, Agenti. –

una voce fredda e tagliente, sembrò far rabbrividire l’intera sala.
Tutti i presenti sembrarono indietreggiare e ognuno, puntò il suo sguardo, fisso su una poltrona di velluto rosso.
Seduto su di essa, un uomo.
Doveva avere circa cinquant’anni, anche se ne dimostrava molti di più a causa della sua grande cicatrice vicino all’occhio destro.
Era vestito elegantemente, il suo sguardo era severo e a dirla tutta, sembrava che in tutta la sua vita non avesse mai sorriso.
Jessica tuttavia, sembrava quasi a suo agio davanti a lui. Infatti, fu la prima a fare un passo avanti.

- Buona sera a lei capo! – salutò cortesemente inchinandosi

In seguito, 10 e 02 fecero altrettanto
L’uomo sembrò sorridere leggermente.

- Buona sera a voi, carissimi figli… - sospirò

- … -

- le vostre missioni…? -

- tutto a posto – rispose Jessica – è stata una passeggiata...e ho recuperato i soldi che quel vile voleva sottrarci… - concluse sollevando la valigia

Il capo fece un cenno di assenso con la testa e le sorrise.

- e tu…Numero 10? – domandò, ma con meno interesse

- tutto bene…niente di nuovo da segnalare… - esclamò il ragazzo

- ….mi riempie il cuore di gioia…sentire le buone notizie che mi portate ogni sera… -

- noi facciamo del nostro meglio capo, solo per lei! – disse 02

- ed è per questo che ve ne sono grato…a tutti voi… - esclamò il capo rivolgendosi anche al resto della sala

- qualunque cosa per voi! - continuò il ragazzo


- capo! -


Un altro ragazzo si fece avanti.
Era alto ,magro ma aveva un’espressione tremendamente adirata

- dimmi…01… -

- io penso che dovremmo aumentare la sicurezza ai cancelli principali prossimamente… - esclamò

- …spiegati… -

- pare che alcuni teppistelli si divertano ad entrare di nascosto per i soliti murales… -

- E dunque? -

- dunque, potrebbe essere rischioso… -

- dici che potrebbero scoprirci…? -

- è una possibilità…a meno che non mettiamo altre guardie alle porte… -

- …mmmh… -

- con tutto il rispetto… - sospirò 02 intervenendo ad un tratto nel discorso – credo invece che l’aumentare il numero di guardie farebbe solo aumentare la possibilità di essere scoperti… -

- … -

- daremmo troppo nell’occhio! -

- 02, ti fai troppi problemi… - sbottò l’altro

Ma il ragazzo, non ci badò affatto alle parole dell’altro agente, e si rivolse al capo, indeciso sul da farsi.

- la prego di considerare che troppa sorveglianza più fare del male come del bene… -

- … -

- …-

- …considererò entrambe le vostre proposte…figli… - esclamò infine

- …ma capo..! - azzardò 01

L’uomo alzò il braccio e gli disse di tacere.

- per oggi, queste sono le mie parole… - esclamò -…tutti voi…potete ritirarvi ora… -

A quella frase, la folla cominciò a dissolversi e scompattarsi.
Ogni agente, salutò rispettosamente il proprio capo e si diressero verso gli ascensori o le scale antincendio.
C’era un brusio insopportabile.
Agente Numero 01 se ne andò un po’ seccato, lanciando uno sguardo rabbioso a 02, il quale, gli sorrise in tono di sfida, lasciandolo poi perdere per aiutare il capo ad alzarsi dalla poltrona.
Rimasero solo Jessica e Numero 10.

- …Numero 03…grazie per il tuo perfetto lavoro… - esclamò l’uomo, sorridendole

La ragazza si curvò in avanti e chinò il capo

- …le auguro una buona notte… - disse

- … -

Jessica, fece per voltarsi indietro, con l’ intento di andarsene

- …capo! – intervenne Numero 10

- dimmi… -

- …posso accompagnare Numero 03 alla sua abitazione? - domandò speranzoso

La ragazza lo guardò stupita.

- …d’accordo…ti do il permesso…ma entro mezz’ora devi trovarti nel tuo appartamento… -

Il giovane fece un profondo inchino.

- grazie infinite, farò come desidera! -

Jessica, sorrise lievemente, non appena Numero 10 la raggiunse. Entrambi, salutarono ancora una volta, e si diressero verso uno degli ascensori.
Il ragazzo le aveva preso dolcemente la mano e lei aveva ricambiato quel piccolo gesto stringendo la sua con una quasi innaturale dolcezza.
Il capo, li guardò allontanarsi e aspettare che le porte dell’ascensore si aprissero, per poi vederli scomparire, inghiottiti da esso.
Numero 02, sospirò pesantemente.

- …non è preoccupato capo? -domandò

- di cosa? -

- …di come si potrebbero sviluppare gli eventi… -

- … -

- … -

- ….dici che sono troppo indulgente…? -

- …oh no…- esclamò – però…quei due lasciano trasparire troppo chiaramente i propri sentimenti…e questo, prima o dopo potrebbe rivoltarcisi contro… -

- … -

- … -

- …Jessica è tra i migliori agenti che ho a disposizione…non farà lo stesso errore di sua madre… -

- …speriamo… -

- …tu comunque, tienili d’occhio lo stesso mi raccomando… -

- … -

- … -

- certo… -



**





- …eccoci arrivati… -

Jessica e Numero 10 si fermarono all’improvviso davanti ad un vecchio palazzo.
Era piuttosto malmesso, probabilmente degli anni 80. aveva sei piani e si trovava a circa dieci minuti dal luogo dove sorgeva la R.A.R.
I due ragazzi, prima di uscire si erano cambiati e vestiti come due normali giovani che uscivano alla sera. Tirava un forte vento che scompigliava i capelli lunghi e lucenti della ragazza, intenta nel cercare di sistemarli a dovere.
Jessica non poté fare a meno di sospirare pesantemente quando trovò la chiave del proprio appartamento, in mezzo alla borsa.

- grazie per avermi accompagnata…Numero 10… - esclamò

- … -

- … -

- …perché non mi chiami con il mio nome? Ne ho uno, sai? – brontolò il ragazzo

Lei parve stizzirsi tutto d’un tratto.
Si voltò verso di lui in malo modo.

- non cominciare…non è serata! -

- sc-scusami… - esclamò il giovane – ma non capisco che problemi ti fai! Non siamo alla R.A.R! -

- no, non lo siamo, ma fino a prova contraria siamo ancora in servizio! – obiettò Jessica – faresti bene a chiamarmi ‘Numero 03’ anche adesso! -

- si certo, così da sentirmi ancora più lontano da te?! -

La ragazza aprì bocca, ma la richiuse quasi subito. Quelle parole la spiazzarono non poco.
Lo guardò fisso negli occhi. Erano neri come la notte e talmente penetranti che ne aveva quasi paura.
Abbassò lo sguardo, poi, gli si avvicinò tanto, quanto bastava per allungare la propria mano verso il suo viso.
Gli accarezzò la guancia con dolcezza e sorrise lievemente.

- lo so che è dura… - sospirò - …amore mio… -

Sembrava parecchio afflitta.
Il ragazzo la guardò tristemente mentre si lasciava trasportare dalla sensazione che stava provando ora, in quel momento, mentre Jessica gli accarezzava la pelle. Un gesto quotidiano che però, per loro, non poteva essere affatto considerato tale.
Avevano diciannove anni, erano due ragazzi come tutti gli altri, frequentavano la scuola superiore.
Eppure, non erano liberi.
E non lo sarebbero mai potuti essere. Non del tutto, almeno.

Jessica staccò la sua mano dal viso dell’amico. Quest’ultimo le sorrise anche se non molto intensamente.

- ora va…farai tardi altrimenti… - lo incitò lei

- ci…ci vediamo domani… - disse il giovane

- ok..! -

Entrambi, si voltarono dalla parte opposta.
Come ogni sera, avrebbero voluto stare insieme, ma ciò no nera possibile.
Avevano delle regole da rispettare
Si dettero un ultimo saluto.

- …buonanotte….Jessica… - sorrise lui

- … -

- … -

- …buona notte…JaeJoong… - esclamò infine Jessica, quando il ragazzo si era già voltato per andarsene.
 
web  Top
*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 12:35




CITAZIONE
Una voce proveniente dall’auricolare che portava, lo spaventò a tal punto che fece un leggero sussulto, lasciando cadere la sigaretta appena accesa, sul pavimento della sua terrazza.

L'agente 02 è JunSu quindi °_____° MKSDJIOASJDIO lui fuma? °_°
CITAZIONE
- eccola qui, la mia principessa! -

BuHAHAHAHHAH HAHAHA

CITAZIONE
I primi tre piani, erano occupati dagli uffici della R.A.R, che di giorno, lavoravano senza sosta tra il via vai di gente e clienti.
Negli altri, si pensava che fossero adibiti ad appartamenti. Il tutto era di proprietà del gestore della società. Del capo.
Dal quarto, fino al decimo, si trovavano le stanze per gli allenamenti, le palestre e tutto ciò che serviva a formare i giovani.
Dall’ undicesimo al ventisettesimo invece, vi erano gli appartamenti dei giovani allievi e degli agenti.
Per finire, i restanti piani, eccetto il penultimo, erano proprietà privata del ‘pastore’, altro nome con cui veniva chiamato il gestore.

Questa descrizione mi fa paura O_O che il gestore/pastore/capo sia Lee Soo Man? xDDD
CITAZIONE
- grazie Numero 09! – sorrise Jessica

chi è l'agente 09 ò_ò?
CITAZIONE
- grazie a tutti, fratelli! – sorrise Numero 02 con un cenno

fratelli?!?!?!?!?!
CITAZIONE
- dovresti farti rispettare, invece sei troppo debole! – esclamò acida

- …è per questo che sono il Numero 10! - rispose – …e a me non disturba affatto! -

- invece dovresti interessartene…per la tua reputazione se non per altro! -

xDDDDDDDDDD Ma cosa sonoquesti numeri?!? °_° Cioè °_° capisco che siano un modo per non chiarsi con il proprio nome (come i partigiani xD che si inventavano dei nomi *non sa cosa centri*) ma hanno una logica questi numeri? °_° ?
CITAZIONE
- Buona sera a voi, carissimi figli… - sospirò

Figli? °_° Figli? °_°
CITAZIONE
- noi facciamo del nostro meglio capo, solo per lei! – disse 02

non capisco perchè °_° però xDD
CITAZIONE
- dimmi…01… -

chi è?
CITAZIONE
- …considererò entrambe le vostre proposte…figli… - esclamò infine

mi fa troppo ridere XDDDDD buahahahah xDD
CITAZIONE
- …Jessica è tra i migliori agenti che ho a disposizione…non farà lo stesso errore di sua madre… -

Ma questo capo quanto vive? xDD cioè se conosceva sua mamma dovrebbe avere anche 70 anni °_° penso °_°
CITAZIONE
- sc-scusami… - esclamò il giovane – ma non capisco che problemi ti fai! Non siamo alla R.A.R! -

°_°" Ma per cosa sta R.A.R.?

Iniziando *_*"
Questa FF mi fa paura °_°"
Poveri Jessica e JJ ç-ç cje mp mso possono vedere come due ragazzi normali ç____________ç"
Che poi mi hai creato un pò di confusione con questo capitolo °_° chi è Numero 1? Cosa è la R.A.R. di preciso? Perchè sono stati scelti per commettere omicidi? ç__ç
Aggiorna presto! Scrivi bene però mi sembra corta? XDDD bhè dai non è vero è sulla media lunghezza ù-ù" Te lo ripeterò 8546046 volte sei bravissima a scrivere!! *O*
 
Top
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 12:45
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


CITAZIONE
xDDDDDDDDDD Ma cosa sonoquesti numeri?!? °_° Cioè °_° capisco che siano un modo per non chiarsi con il proprio nome (come i partigiani xD che si inventavano dei nomi *non sa cosa centri*) ma hanno una logica questi numeri? °_° ?

in pratica, più il numero è basso e più è alto il grado di Agente e quindi, la sua "bravura" <3<3 XD
CITAZIONE
chi è l'agente 09 ò_ò?

una semplice comparsa <3
CITAZIONE
chi è?

uno che combinerà casini nel corso della storia :sicerto:
CITAZIONE
Ma questo capo quanto vive? xDD cioè se conosceva sua mamma dovrebbe avere anche 70 anni °_° penso °_°

no, non necessariamente <3
ma non poso svelare nulla ù_____§


CITAZIONE
°_°" Ma per cosa sta R.A.R.?

Rimborso. Assicurazione. Revisione., <3
 
web  Top
*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 12:49




CITAZIONE
uno che combinerà casini nel corso della storia :sicerto:

°_°
CITAZIONE
Rimborso. Assicurazione. Revisione., <3

ahhhh

Grazie per la spiegazione *_*"
 
Top
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 17:47
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


ma prego XD
 
web  Top
Miharu12
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 17:57




ma io sono unica mia cara kikiccila mia *___*
+va a pulire gli occhiali...insulta la scrittura del forum che si vede a malapena e le distrugge la vista+

*_*

CITAZIONE
lasciando cadere la sigaretta appena accesa, sul pavimento della sua terrazza.

fumaaaa +_+


CITAZIONE
R.A.R. Essa, il cui nome voleva semplicemente dire Rimborso. Assicurazione. Revisione., di giorno era semplicemente una società che dava prestiti e gestiva assicurazioni varie mentre di notte, si trasformava in una società killer specializzata.

niente di che diciamo ù_ù io avevo pensato ai file rar XDDDD


CITAZIONE
- oh! JunS…Numero 02! – esclamò il moro , correggendosi dopo un pizzicotto datogli da Jessica mentre stava parlando

ehhhh juns numero due non mi va bene che fuma +_+
XDDDDDDDDDD

CITAZIONE
- Agenti 02! 03! – esclamò un ragazzo – ben arrivati! -

- grazie Numero 09! – sorrise Jessica

alla fine si forma il numero di telefono di casa dbsk lo so io XDDD

CITAZIONE
Seduto su di essa, un uomo.

DIOOOOO XDDDDD

CITAZIONE
- …ma capo..! - azzardò 01

L’uomo alzò il braccio e gli disse di tacere.

Tutti con Junsu ù_ù poteree!! hahaha


CITAZIONE
- …posso accompagnare Numero 03 alla sua abitazione? - domandò speranzoso

cosa avrà in menteeeee +_+ bwhahaha

CITAZIONE
- …d’accordo…ti do il permesso…ma entro mezz’ora devi trovarti nel tuo appartamento… -

deve fare tutto di fretta XDDD +muore+

CITAZIONE
Il ragazzo le aveva preso dolcemente la mano e lei aveva ricambiato quel piccolo gesto stringendo la sua con una quasi innaturale dolcezza.

che carinooooooooooooo *______________*

CITAZIONE
- …Jessica è tra i migliori agenti che ho a disposizione…non farà lo stesso errore di sua madre… -

sua madre??? *_* cosa è successo?? uhhhhh +curiosa curiosa curiosaaa+


CITAZIONE
- …perché non mi chiami con il mio nome? Ne ho uno, sai? – brontolò il ragazzo

però cha ragione ù_ù povero jj +patta+

CITAZIONE
Gli accarezzò la guancia con dolcezza e sorrise lievemente.

- lo so che è dura… - sospirò - …amore mio… -

*__________________________________________________________________*

CITAZIONE
- …buonanotte….Jessica… - sorrise lui

- … -

- … -

- …buona notte…JaeJoong… - esclamò infine Jessica, quando il ragazzo si era già voltato per andarsene.

*___________* notte cicciniii belli che sieteee *_*

kyaaaaaaaaaaaaaaa +saltella per tutta la stanza+ non vedo l'oraaa del prossimo tu scrivere immediatamente ora *______________*
tu devi costruire un manicomio solo per me!! perchè mi mandi a male son troppo curiosaaa *__* peggio di un telefilm è!!
questa storia d'amore che non puo uscire allo scoperto, bloccata dallo sporco lavoro che due ragazzi giovanissimi intraprendono di notte cioè ma io mi chiedo come ti escono?? XDD
che cervello macabro che c'hai!!! *_* ma ti lowwo alla follia lo stesso!
non vedo l'ora di nuove comparse *___* coff coff yunho coff coff yuri coff corry LiYin coff coff
chu <333
 
Top
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 18:03
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


CITAZIONE
cosa avrà in menteeeee +_+ bwhahaha

ma °_°"
CITAZIONE
deve fare tutto di fretta XDDD +muore

ammoraaaaaaaaaaa XDXDXDXD *muore

BTW *_* graize infinte +_+ il chappy 2 è già pronto prooonto :sicerto: gli altri li dovrei sistemare un pò °_°
vadi te XDXD"
 
web  Top
Miharu12
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 18:05




XDDDD
prontoooooooooo?? cosa aspetti a postarlo?? *_*

ammoorrina miaaa why non ti connetti çOOç me manchishi!!
 
Top
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 19:45
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
~ Gracie Mod
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:
offline.


non dirmelo çOç sono sneza computer ç_ç *questo è quello della sore*
BTW adesos vado a mangiare e stasera alle 8.30/9 lo posto +_+ *__*

EDIT: eccolo <3<3<3




~ 02 - Jessica e JaeJoong ~





E’ buio. Tanto buio.
Sembra che non ci sia nessuno.
Eppure.
Eppure, la luce nell’altra stanza è accesa.

- n-no per favore! Non farlo! -

La voce supplicante di una donna all’improvviso squarcia quel silenzio irreale

- non volevamo, veramente! Lasciaci andare! -

- … -

- ti prego! Per favore! -


- …è troppo tardi… dovevate pensarci prima... -


Uno sparo echeggia nell’ombra.
Un urlo straziante si leva per poi affievolirsi.
Sangue scarlatto macchia il pavimento.




- ….mamma? -


- … -


- chi sei?! Cosa hai fatto alla mia mamma?!


- …decidi tu…se vivere o morire, ragazzina… -








- AH! -

Jessica si alzò di soprassalto.
Il suo cuore palpitava all’impazzata e il respiro affannoso era sempre più frequente.
Per istinto si passò una mano sulla fronte bagnata e si spostò i capelli. Cercò di calmarsi, di rammentare che era stato solo un butto incubo.
Si guardò intorno. La sua stanza era come l’aveva lasciata la sera prima: in perfetto ordine.
Sospirò pesantemente con gli occhi puntati alla finestra messa a coppo, dove un barlume di luce illuminava l’armadio bianco.
Era da parecchie notti che continuava a sognare sempre a stessa cosa.
Sconsolata guardò l’ora alla sveglia: erano le otto e un quarto. Era ora di alzarsi per andare a scuola.

Si mise in piedi in un battibaleno. Andò dritta in cucina e cercò nel frigorifero, un buono yogurt e qualche frutto.
Non era una grande mangiatrice.
Finì la sua ‘colazione’ piuttosto velocemente e si diresse al bagno per lavarsi il viso e di denti.
Si guardò allo specchio per qualche attimo. Sembrava che avesse appena ricevuto la scossa da quanto erano scompigliati i suoi capelli.

- ….mannaggia a questi capelli.. – sospirò amaramente cercando di spazzolarli a dovere - …mi faranno arrivare in ritardo!!-

Ci vollero quasi dieci minuti prima che il suo aspetto potesse definirsi presentabile.
Dopo essersi lavata per bene, andò in camera e cominciò a mettersi la divisa scolastica. Faceva caldo fuori, anche se non era stagione.
In realtà, non vedeva l’ora di fare quei benedetti esami scolastici per poi non avere più problemi. Conciliare il lavoro con la scuola era sempre stato un problema da quando era diventata Agente.
Problema cui sperava di porre rimedio il prima possibile.
Non appena fu pronta, prese la cartella che si trovava sopra la scrivania diligentemente ordinata e si precipitò letteralmente alla porta d’ingresso.

- so già che ne dirà di tutti i colori, mannaggia a me... – esclamò ad alta voce, sorridendo lievemente



**





- …Jung Jessica! -

- …ehm…siii? -

- … -

- … -

- …sei in ritardo!! -

- scusaaaa!!! -

Una ragazza, alta un po’ di più di Jessica e dai capelli neri scurissimi, guardò la giovane dall’alto in basso con una faccia imbronciata per finta. La divisa scolastica la slanciava ulteriormente, nonostante lo fosse già parecchio.
Aveva le braccia incrociate e se la rideva prontamente sotto i baffi alle moine dell’amica.

- Sica, non cambierai mai! – sorrise infine assumendo tutto un tratto, un’espressione allegra.

- non ho sentito la sveglia stamattina! – si scusò Jessica colpevole

- mmmh…questa scusa mi pare di averla già sentita XD -

- ti giuro che è vero! -

- buah! Meno male che la tua cara Yuri Unnie ha un cuore d’oro! – esclamò la giovane con un segno di vittoria trionfante.

- Si certo, a chi vuoi darla a bere? – rise la ragazza

- ehii! – sbottò Yuri

- dai su! Altrimenti arriviamo in ritardi per davvero! – esclamò Jessica

- agli ordini! -

Le due amiche presero a camminare lungo la direzione che le avrebbe condotte a scuola.
Si presero per mano come due ragazzine delle elementari. Era un gesto talmente quotidiano che per entrambe era normale routine mattutina.
Jessica, ogni volta che incontrava Yuri fuori di casa, non poteva fare a meno di ringraziare il cielo di avere un’amica come lei. Sin da piccole, erano sempre state insieme. Anche le loro rispettive madri erano state amiche e da che ricordava, era sempre stata con Yuri, anche alle elementari.
Era un’amica davvero speciale.
La capiva più di chiunque altro e la supportava sempre, in tutto ciò che faceva. Era intelligente e riusciva a trasmettere allegria a chiunque le restasse vicino per più di cinque minuti.
Inoltre, era anche una buona osservatrice. E questo impediva a Jessica di poterle raccontare troppe bugie.
E più di una volta, era stata colta dalla voglia, dal desiderio irrefrenabile di raccontare ogni cosa su di lei e sul lavoro che faceva.
Tuttavia, non ce l’aveva mai fatta anche perché era sicura che l’amica sarebbe potuta essere in pericolo, qualora gli avesse rivelato la sua vera identità.
Senza contare che non avrebbe mai potuto capire.
In effetti chiunque, se venisse a sapere che la migliore amica uccide le persone per lavoro, come minimo andrebbe alla polizia senza esitare.
O più semplicemente, la prenderebbe per pazza.

- …a proposito Yuri…come va a casa? – domandò Jessica apprensiva

- eh? - esclamò Yuri colta di sorpresa

- a casa…tuo padre come sta? -

- … -

Yuri sembrò incupirsi leggermente ma cercò di non darlo troppo a vedere.

- …bene! Ogni tanto lo aiuto all’officina! - sorrise – da…da quando è morta mamma è un po’ più dura… - sospirò

- lo sai! Se hai bisogno, conta pure su di me! - esclamò

Avrebbe fatto qualunque cosa per lei, anche ucciso se necessario.
Yuri la guardò colpita. Le sorrise dolcemente e le tirò una piccola pacca sulla spalla.

- non preoccuparti! Tu fai già troppo per me! – la incoraggiò - …e poi, YunHo mi è molto vicino in questo periodo… -

- come va tra voi? Fila tutto liscio? – domandò nuovamente Jessica

Nemmeno lei si rendeva conto della moltitudine di domande che stava ponendo all’amica ed era strano che non gli avesse ancora intimato di smetterla.

- oh si! È davvero molto premuroso! Mi è stato molto vicino in questo periodo… -

- e lo credo bene! - sbottò Jessica – se vengo a sapere che non è così lo faccio nero! E sia che posso Farlo! –

Yuri rise di gusto alla battuta-minaccia dell’amica

- Eheheh, credo che JJ non sarà d’accordo! - osservò

- e perché?! -

La ragazza non rispose. Si limitò a sorridere, proseguendo il cammino con una certa fretta. La campanella sarebbe suonata a breve.
La scuola per fortuna non distava meno di tre chilometri dall’appartamento di Jessica la quale, capì immediatamente cosa Yuri aveva voluto dire con quella frase nel momento stesso in cui varcò la soglia dell’edificio scolastico, insieme alla moltitudine di studenti che si apprestavano a raggiungere le proprie aule.
Ogni mattina era la stessa storia: il primo quadrimestre era appena iniziato e la gente stava già cominciando a dare i numeri con le paranoie ‘pre-interrogazioni’.
In lontananza, tra la folla, le due amiche notarono che altri due giovani le stavano chiamando con una certa voga.
Jessica rispose alla chiamata alzando il braccio e cercando di raggiungerli.
Entrambe rischiarono di investire tre ragazzini del primo anno ancora un po’ spaesati dalla nuova scuola.

- era ora ragazze! – brontolò JaeJoong non appena si raggiunsero

- e piantala! Sa che non è colpa nostra! - sbottò Jessica dandogli un bacio sulla guancia

- ogni mattina che passa sei sempre più ‘Ice’ – scherzò JaeJoong

- sarà la stagione… - sorrise lei complice

- YunHo! - esclamò al momento Yuri, saltando praticamente addosso al ragazzo, dai capelli corti castani, che si trovava accanto a JaeJoong

- eccolo qui il mio gattino! - sorrise lui abbracciandola

- come va? - gli domandò allegra

Jessica notava spesso e volentieri quanto Yuri, ogni volta che incontrava YunHo cambiava improvvisamente umore e diventava allegra e felice.
Già, doveva essere davvero importante per lei.

- non male! Ma mi sei mancata tanto! – sorrise YunHo

- ma smettila! Mi hai visto anche ieri! -

- appunto! È passato troppo tempo! – esclamò dandole un bacio

- …quanto li invidio.. – sospirò JaeJoong ad alta voce con l’effettivo intento di fare in modo che Jessica reagisse.

E in effetti, ci riuscì, almeno in parte.

- ah si?! - bofonchiò la ragazza

- dai Sicaaa! Lasciati abbracciare! - sorrise timidamente JaeJoong

- scordatelo! Unisciti a loro!! -

- stavo scherzandoo!! – si scusò

- ah davvero? Beh, io no!! -

Nel frattempo, YunHo e Yuri se la ridevano sotto i baffi, tremendamente divertiti. Quella situazione per loro, era normale ‘pane quotidiano’


- su ragazzi…meno chiasso… -


Una voce interruppe le risate dei due giovani
A parlare era stato un altro studente, dietro di loro.
JaeJoong e Jessica si voltarono quasi spaventati e subito smisero di bisticciare. Per un attimo sembrava addirittura che stessero per inchinarsi davanti al suo cospetto.
Yuri e YunHo invece lo salutarono allegramente, senza badare agli altri due amici.

- s-scusaci…JunSu! – replicò Jessica un po’ titubante

Lui la osservò per qualche istante. Poi le sorrise, come un buon amico.

- niente ma…tra poco la campanella suona! Dovremmo già essere in classe… - osservò adocchiando gli ultimi studenti che entravano all’ingresso dell’edificio.

- il nostro JunSu è sempre preciso! – rise YunHo

- …ed è anche molto divertente…mi fa sbellicare come al solito! – scherzò JaeJoong – sembra più morto che vivo! -

Tutti risero. Jessica trovò di poco gusto la battuta mentre lanciava uno sguardo mortificato all’altro ragazzo che però evidentemente ne era rimasto divertito, tanto che la incitò a riderci sopra.

- JunSu Oppa! - intervenne Yuri

- dimmi? -

- LiYin Unnie ti aspetta in aula insegnati credo! Per discutere sull’assemblea di venerdì! -

- d-davvero? –balbettò il ragazzo

- si! Avrei dovuto dirtelo ieri ma mi sono dimenticata!! Scusami!! - esclamò mortificata

- nono tranquilla! Grazie invece, ora la raggiungo! - rispose lui


Si inchinò leggermente ai compagni e fece per andarsene un po’ di fretta, quando JaeJoong lo richiamò all’attenzione.

- ehi JunSu! - esclamò

- eh?! -

- …dopo torni a casa con noi? -

- … -

JunSu parve un po’ confuso da tale domanda. L’amico lo guardava speranzoso e, d’altro canto, anche gli altri sembravano fare lo stesso ai suoi occhi. O era solo lui ad immaginarselo?
Tuttavia, nonostante avesse voluto davvero poter dire di no, qualcosa glielo impedì.

- certo! – esclamò infine - …ci vediamo dopo! – sorrise andandosene

I quattro ragazzi rimasero a guardarlo, ridendo lievemente quando lo videro urtare per sbaglio uno studente del primo anno.
Nessuno di loro aveva mai occasione di poter vedere JunSu ridere. Anzi, in realtà erano rare le volte che rideva di gusto.
Sorrideva, ma quello per lui sembrava essere già una costrizione.
Sembrava quasi che ridere gli costasse più del rendere triste un amico, più del tradire. Forse, addirittura, più dell’uccidere.
Solo quando era con LiYin Unnie sembrava davvero un'altra persona.
Lei era una ragazza che stava in classe con Yuri e Jessica. Era la capoclasse non che rappresentante d’istituto. Era carina, premurosa e tremendamente dolce. Conosceva JunSu dalla prima media e, da ciò che aveva potuto notare Jessica, era l’unica che sembrava riuscire a rallegrare davvero JunSu.
Ed era anche, forse, l’unica persona alla quale il ragazzo voleva bene e soprattutto, alla quale ci teneva.
Tuttavia, a parte gli sbalzi di umore che aveva quando la vedeva, JunSu era di norma un ragazzo piuttosto tranquillo e tremendamente silenzioso, non che diligente ed estremamente violento all’occorrenza.
Forse non sembrava dalla corporatura, ma quando si arrabbiava, era assai difficile uscire illesi da una rissa con lui.
Yuri e YunHo erano fra i pochi ad andargli a genio. Probabilmente perché entrambi erano legati a Jessica e JaeJoong, i suoi fratelli.
La loro compagnia non gli dispiaceva anzi, da qualche tempo li apprezza dava davvero molto o almeno, così aveva detto LiYin .

- Certo che…quando nomini LiYin cambia proprio umore eh? – osservò Yuri

- già… - sorrise lievemente Jessica

- dipende con che intenzioni pronunci il suo nome! - disse YunHo sospirando

- dai su gente! È ora di andare a rotolarci nei libri! - li incalzò JaeJoong dando un’occhiata all’orologio da polso che portava.

- …che scatole… - sbottò Yuri

- ci vediamo a ricreazione? - domandò YunHo che, nel frattempo, abbracciò la ragazza dolcemente

- si e no! – rise il ragazzo - io e Jessica vogliamo stare un po’ soli! -

- tsk…ma sentilo… - sospirò quest’ultima

JaeJoong le fece l’occhiolino e poi andò a ripararsi tra le braccia accoglienti di YunHo, che si staccarono da Yuri con estrema dolcezza.
Jessica in principio sbuffò.
Poi, un po’ pentita, gli lanciò un sorriso complice, salutandolo un cenno del capo.



**





Quelle due ore passarono lentamente, scandite dal grande orologio che si trovava al centro della parete dell’aula, sopra la lavagna.
La professoressa di Filosofia quando ci metteva del suo, era davvero noiosa. Del resto, anche la materia che insegnava non aiutava gli studenti a prestarle più di dieci minuti di attenzione.
Probabilmente, la professoressa stessa sapeva che a quei ventuno alunni, la vita di Kant non interessava minimamente. Tuttavia, faceva parte del suo programma e, cosa ancora più importante, faceva parte di ciò che avrebbero chiesto agli esami di maturità.
Era questo uno dei motivi per cui Jessica prendeva costantemente appunti. Lei e, forse, qualcun altro che quella mattina aveva fatto una dose pesante di caffè.
Nonostante il ronfare di Yuri, accanto a lei, non le permettesse di concentrarsi al meglio, le lezioni di filosofia per lei era un po’ come sondare sulla mente altrui.
Sapere cosa pensavano i filosofi del passato, e quali erano le loro motivazioni su codesti pensieri, l’aveva sempre affascina parecchio.
E sapeva anche di essere l’unica della classe a pensarla così. Forse era per questo che era l’unica ad avere dieci in quella materia ogni anno.
Al suono della campana poi, dopo aver svegliato l’amica, era corsa fuori in giardino di fretta e furia, ricordandosi che JaeJoong l’avrebbe aspettata al solito posto, dietro la scuola.
Una panchina sotto un salice.
Quello era il posto che più preferivano per trascorrere quel quarto d’ora in tutta libertà.
Ed era anche il momento più bello della giornata, per Jessica.
Come di consueto, aveva incontrato YunHo e SunSu lungo i corridoi. Quest’ultimo, l’aveva guardata, un po’ contrariato, ma senza farglielo notare.
Poi era uscita, voltando l’angolo, dietro la scuola. Al loro posto. Laddove vi era, come sempre, JaeJoong che l’aspettava.

- JJ! – esclamò la giovane sedendosi accanto a lui

- era ora! - sorrise lui contento di vederla

- scusami! La prof è stata più lenta del solito… -

- tranquilla, l’importante è che sei arrivata! – esclamò JaeJoong cingendogli le spalle con il braccio destro.

Jessica non poté fare a meno di arrossire.
Non amava quel genere di gesti da parte sua, tuttavia, ogni qualvolta che JaeJoong la toccava, l’accarezzava o la baciava, sembrava rinascere a nuova vita e si sentiva in paradiso.
Lui era il suo paradiso.
La giovane si lasciò coccolare per qualche istante, poi con delicatezza, fece vedere al ragazzo il cestino della merenda che aveva portato da casa. JaeJoong le sorrise dolcemente.

- hai portato la merenda oggi? - chiese

- già! Avevo voglia di una mela! Stamattina ho mangiato poco! – spiegò con pazienza

Poi, ne addentò un pezzo, dandone un assaggio anche al ragazzo, che accettò molto volentieri.
In realtà, entrambi quel giorno non sapevano di cosa parlare. Di solito, avevano una infinità di cose da raccontarsi, ma ultimamente accadeva sempre meno. Si limitavano a guardare gli altri studenti scherzare e ridere fra loro, un po’ invidiosi del tipo di vita che non loro avevano la possibilità di fare.
Certo, entrambi avevano degli amici, una persona con cui condividere tutto però, nonostante vivessero più o meno ad agiatamente, sapevano che la loro libertà era l’unica cosa che mancava e forse la più importante.
Non erano liberi.
Erano schiavi della R.A.R e lo sarebbero stati in eterno. Questo era il loro destino.
Lasciarla, scappare, sarebbe costato troppo.
La morte sarebbe stato il prezzo da pagare. E se anche fossero riusciti a scappare, sarebbero stati perseguitati per sempre.
Sarebbero diventati una minaccia. E le minacce andavano eliminate.
Già il fatto che fosse stato permesso loro di frequentarsi [senza dare nell’occhio ovviamente] era da considerarsi un grande privilegio.
Era stata Jessica a supplicare il loro ‘Allevatore’. E lui, dato che da sempre lei era stata la sua preferita, il che era palese dato che lei era l’unica ad avere un abitazione al di fuori dell’edificio della R.A.R, aveva accolto la richiesta con un misto di preoccupazione e soddisfazione.

- a proposito… - esclamò JaeJoong

- mh? -

- …il nostro caro Numero 02 ti ha seguito mentre venivi qui? – chiese serio

Jessica assunse uno sguardo un po’ accigliato.

- ..no…era con YunHo…non credo che ci stia spiando! - spiegò un po’ perplessa

Anche lei sembrava insicura delle proprie convinzioni

- … non mi convince per niente… -

- …JunSu non ci sta spiando! – insistette le ragazza

- come fai ad esserne così sicura? Quello vuole solo una bella promozione! Un passo falso da parte nostra e lui andrà dritto a dirlo al capo… -

- ma non lo farà! - replicò – lui è nostro amico! Ci vuole bene! -

- …non dirlo! Sai bene che da quando hai ucciso la madre di Yuri ci sta doppiamente addosso… -

Jessica a quelle parole si bloccò all’improvviso.
Guardò il suo ragazzo con un espressione spiacevolmente sorpresa.
S’incupì all’instante e si voltò dalla parte opposta a quella di JaeJoong.
Ogni giorno pregava per dimenticare.
E ogni giorno qualcuno riusciva a ricordarglielo.
A ricordarle che tipo di persona era.
Un’assassina.
Un’assassina che aveva ucciso la madre della sua migliore amica.
Che l’aveva vista piangere avanti alla sua tomba.
Che l’aveva confortata ed aiutata senza che lei si rendesse conto che l’assassino di sua madre era proprio davanti ai suoi occhi.
Si sentì stringere il cuore. Lo sentì scoppiare e le faceva davvero male.
JaeJoong la abbracciò da dietro, preoccupato.

- s-scusa! -balbettò - mi dispiace, so che vuoi solo dimenticare… - sospirò

Era vero, voleva dimenticare.
Però d’altronde, uccidere era da sempre stato il suo lavoro.

- …non preoccuparti… non è colpa tua… -

- invece si! – esclamò

- ma che dici JJ… -

- sono sempre il solito impetuoso! Non ricordo mai che…di giorno non sei più ‘Numero 03’… -

- …infatti sono solo una debole, di giorno… - sospirò lei con voce rotta

JaeJoong le sorrise dolcemente, un po’ contrariato.

- …no…di giorno sei semplicemente la mia Jessica…quella che amo alla follia! - esclamò - …quella Jessica dolce e indifesa che conosco solo io… -

- … -

- … -

- …è interessante… - sospirò infine la ragazza

- cosa? -

- …un agnello e un lupo che si amano…ha dell’incredibile… - sorrise

- … -

- … -

- …a me piacciono le favole… - sorrise infine JaeJoong - …soprattutto questa… -


Restarono abbracciati per tutta la durata di quel quarto d’ora.
Era triste pensare che i loro momenti di felicità insieme durassero così poco.
Momenti magici che si dissolvevano con il suono di quella maledetta campana.
E poi, avrebbero dovuto aspettare il giorno dopo per poter essere nuovamente felici.



Quella sera, come ogni sera, lei sarebbe tornata ad essere Numero 03.
E avrebbe ucciso ancora. E ancora.

E lui sarebbe tornato ad essere Numero 10.
E avrebbe aspettato ancora. E ancora.

Avrebbe aspettato che lei tornasse a essere lei.
Ad essere la sua Jessica



Edited by °Kikyo91° - 26/4/2009, 21:24
 
web  Top
*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 26/4/2009, 20:20




CITAZIONE
- n-no per favore! Non farlo! -

La voce supplicante di una donna all’improvviso squarcia quel silenzio irreale

- non volevamo, veramente! Lasciaci andare! -

- … -

- ti prego! Per favore! -

La mamma di Jessica °_°"
CITAZIONE
Una ragazza, alta un po’ di più di Jessica e dai capelli neri scurissimi

Yuri!
CITAZIONE
- mmmh…questa scusa mi pare di averla già sentita XD -

ma Yuri sa che La sua amica è un'agente? °_°
CITAZIONE
In effetti chiunque, se venisse a sapere che la migliore amica uccide le persone per lavoro, come minimo andrebbe alla polizia senza esitare.

ok non lo sa xDD
CITAZIONE
- …ed è anche molto divertente…mi fa sbellicare come al solito! – scherzò JaeJoong – sembra più morto che vivo! -

Tutti risero. Jessica trovò di poco gusto la battuta mentre lanciava uno sguardo mortificato all’altro ragazzo che però evidentemente ne era rimasto divertito, tanto che la incitò a riderci sopra.

Jessica porta rispetto a JunSu
CITAZIONE
- YunSu Oppa! - intervenne Yuri

CITAZIONE
Sorrideva, ma quello per lui sembrava essere già una costrizione.

JunSu è un "Ice" XDD
CITAZIONE
Solo quando era con LiYin Unnie sembrava davvero un'altra persona.

la SuYin rulleggia ù-ù
CITAZIONE
Tuttavia, a parte gli sbalzi di umore che aveva quando la vedeva, JunSu era di norma un ragazzo piuttosto tranquillo e tremendamente silenzioso, non che diligente ed estremamente violento all’occorrenza.

Mi hai fatto un JunSu contrario al JunSu vero xDD
CITAZIONE
La professoressa di Filosofia quando ci metteva del suo, era davvero noiosa.

xDDD
CITAZIONE
Come di consueto, aveva incontrato YunHo e SunSu lungo i corridoi.

CITAZIONE
Erano schiavi della R.A.R e lo sarebbero stati in eterno. Questo era il loro destino.

perchè?!?!? ;_________;
CITAZIONE
- …non dirlo! Sai bene che da quando hai ucciso la madre di Yuri ci sta doppiamente addosso… -

no...no..no.. °_____° Jessica ha ucciso la madre di Yuri?!? Perchè?!?!

Oddio mi rattrista il fatto che ANSJDIJASJDIO ç______ç Jessica ha ucciso la madre di Yuri ç__ç Perchè?!?! ç__çasdjiasjdio
Il capitolo mi piace tanto è triste °_° JunSu me lo hai fatto "Ice" solo quando sente il nome di LiYin il suo ghiaccio si scioglie però ora non so °_° cioè semmai Yuri lo venisse a sapere che Jessica ha ucciso sua madre non so cosa accadrebbe °_°
Forse Numero 1 andrà a rivelare a Yuri di Jessica
Non vedo l'ora di leggerne il prossimo ù-ù"
 
Top
75 replies since 24/4/2009, 19:25   1168 views
  Share