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{RealCs} 010110 ~ Final Sentence

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*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 29/6/2009, 15:29




CITAZIONE
- beh…penso che, oltre al fatto che sia la solita lite tra fidanzati… - cominciò ironica - ..penso che tu debba essere meno ‘ Ice’ ogni tanto… -

ha perfettamente ragione *sisi*

CITAZIONE
- ..JJ non è venuto oggi a scuola… - esclamò YunHo in quel momento

- e-eh?!- balbettò Jessica sorpresa

- ma come, non lo sapevi?! Eppure stamattina mi ha confermato al telefono, di avertelo pure detto! -

- ma quando mai!! – sbuffò Jessica – abbiamo litigato ieri! - spiegò

- …in effetti sembrava giù di corda… - sospirò YunHo perplesso

- Sica non prendertela! – esclamò Yuri

- non ho ancora detto niente! - disse

- si ma lo stavi per fare! - spiegò Yuri

- …non è da lui però… - sospirò amaramente la ragazza

whyyyyy O_O
CITAZIONE
- è ad allenarsi con la pistola… - aveva detto

me lo sento T_T Yunnieeeee T_T

CITAZIONE
- è da una vita che non ci alleniamo insieme al tiro al bersaglio! - disse – sarebbe anche ora di riprendere, non trovi?! Vediamo chi fa più punti! -

Jessica sorrise

- tanto sai già che vincerò io! – esclamò staccandosi dall’abbraccio

- tsk, non questa volta Ice Princess! -

JaeJoong prese la pistola che aveva risposto e ne passò una a Jessica, che la prese al volo dopo il lancio.

- staremo a vedere… - sorrise la giovane

cambiano umore in fretta eh xDD
CITAZIONE
JunSu e LiYin stavano passeggiando tranquillamente. Avevano entrambi appena finito le rispettive lezioni e il ragazzo, si era offerto, più o meno gentilmente,e di accompagnare a casa la ragazza e di aiutarla a portare con se la moltitudine di cartelloni che avrebbe dovuto scrivere per una assemblea.

ma povera XDD quante cose le fanno fare t.t

CITAZIONE
Tuttavia, JunSu non sembrava particolarmente felice in quel momento anche se la sua faccia non ambiava quasi mai espressione in ogni situazione. LiYin tuttavia aveva un intuito speciale che le permetteva di capire gli stati d’animo di JunSu, merito anche degli anni che aveva passato insieme a lui a scuola.

- sembri arrabbiato …più del solito almeno… - rise LiYin

- non sono arrabbiato… - si limitò a dire JunSu

- …so che sei preoccupato per Jessica e JaeJoong… -

- …e-eh?! – esclamò il ragazzo stupito

- so anche che cerchi di nasconderlo, ma è da giorni che non fai altro che seguirli con lo sguardo, in ogni cosa che fanno… -

- …te ne sei accorta?! -

- lo sai, ti conosco bene JunSu…meglio di chiunque altro, credo… - esclamò la ragazza – nonostante il tuo volto sia sempre cupo e tu non rida mai, ti assicuro che i capisce benissimo quello che provi… -

LiYin veggente xDDDDDD

CITAZIONE
- dipende da quale ‘Io’ conosci… -

JunSuuuuuuuuuuuu t_T

CITAZIONE
**


Il Lupo e l’Agnello continuavano ad amarsi.
Tutto sembrava perfetto.
Ma erano ignari di quel tutto.
Ignari che il tradimento era alle loro spalle.

._." YunHo muore T_T

CITAZIONE
io so già che verrò odiata a morte quando leggerete l'ultimo capitolo XDXD *muore *

._."
tu scrivi da dio!!!

Il tempo che usi nelle tue storie è un tempo lento cioè racconti le cose molto bene ma il tempo usato nelle tue storie è un tempo molto corto ò_ò"
Scrivi come sempre da dio +_+" le emozioni sono descritte benissimo +_+ e poi fa sciogliere JUNSU come la Miha mi mette ansia °_°
Comunque aggiorna presto <33
 
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CAT_IMG Posted on 9/7/2009, 17:13
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ammora graccie *_* nuovo chappy XD scritto tutto oggi XD




~ 05 - Fidarsi ~






- ... -

- c-chi sei?! -

Quella ragazza, tremava ed era impaurita.
In quella casa, buia, silenziosa come la notte che in quel momento sembrava più cupa che mai, un’ennesima sentenza stava per compiersi.
Era buio, ma Jessica, grazie ai suoi occhiali speciali e fatti apposta per quel tipo di situazione era perfettamente a suo agio in quell’oscurità. Poteva persino pensare di preferirla al giorno.
Era in piedi, a pochi centimetri da quella giovane che continuava a piangere ininterrottamente. Il suo braccio era teso verso di lei, impugnando la propria pistola e tenendo il dito indice pronto per premere il grilletto.
Doveva fare alla svelta.

- t-ti prego! – balbettava - n-non ho soldi!! M-ma prendi tutto quello che vuoi!! -

- … -

Nascosta e protetta da quegli occhiali, Jessica la osservava senza rimpianto. Ogni tanto le tornava alla mente il ricordo del giorno in cui la madre di Yuri era morta per mano sua. Ella l’aveva guardata sconvolta e le aveva detto “ …Jessica?”.
Era stato a quel punto che la ragazza aveva sparato. A lei. Alla madre della sua migliore amica. Alla donna che a suo tempo era stata grande amica della propria di madre.
A causa del suo lavoro di Killer, aveva imparato a convivere con il rimpianto e la menzogna solo e esclusivamente immaginando una vita migliore.

- p-per favore!! – la supplicava quella ragazza

- … -

Non c’era più tempo di esitare. Quella sera, come tutte le altre, avrebbe dovuto compiere il suo lavoro.

- … non avresti mai dovuto…chiedere auto alla R.A.R… -

- e-eh?! -

E il colpo partì.
Jessica per un istante aveva chiuso gli occhi per poi riaprirli quando ormai, per la ragazza, era già tardi. Il proiettile l’aveva centrata dritta alla fronte. Aveva ancora gli occhi aperti, impauriti, supplichevoli. Occhi che sembravano gridare aiuto anche dopo che la morte era sopraggiunta. La giovane killer non ci badò affatto.
Sospirò pesantemente e rimise la pistola al proprio posto, nel cinturino.

- ottimo lavoro Numero 03! -

JaeJoong sbucò da dietro l’angolo. Aveva con se due bottiglie che avevano l’aria di contenere benzina.

- niente di più facile per me…- sbottò Jessica

Numero 10 aprì una delle due bottiglie e cominciò a spargerne il contenuto un po’ dappertutto, con una certa fretta.

- ora disfiamoci di tutta questa roba… - esclamò

- ha l’accendino vero? – domandò la ragazza

- si si, me ne sono ricordato, non preoccuparti… -



UUUUUEEH! UUUUEHH!


In quel momento, un pianto ruppe il silenzio che c’era in quella casa.
JaeJoong fece finta di niente e continuò a versare la benzina in ogni stanza per assicurarsi che prendesse fuoco ogni cosa.
Numero 03 invece, si fermò per ascoltare meglio. Il pianto era piuttosto assordante.

- dai Numero 03! Abbiamo finito! Dobbiamo andare! - la chiamò JaeJoong

- c-c’è qualcun altro! – esclamò


- eh? -

Numero 10 ci rimase di stucco.
Jessica per tutta risposta, lasciò a terra la tanica della benzina e andò a vedere nelle altre stanze.

- N-Numero 03 per favoree!! – l’aveva supplicata JaeJoong invano e alzando gli occhi al cielo che non c’era.

La giovane non lo ascoltò. Il pianto era molto più forte ora e aveva il cuore che palpitava all’impazzata.
Entrò in una stanzina, molto piccola. Si era tolta gli occhiali, per cui ora non vedeva molto bene e stava più attenta a dove metteva i piedi.
C’era qualcosa per terra, qualcosa che pareva un giocatolo.
Poco più lontano, una finestra semiaperta illuminava ciò che sembrava un lettino. O per meglio dire, una culla.
Jessica si avvicinò ancora. Si sporse delicatamente oltre le sbarre di plastiche che la separavano da…

- a-ah… - balbettò

UUUUEEEHH!!

Un neonato stava piangendo ininterrottamente e si dimenava all’impazzata. Doveva avere pochi mesi. Aveva un corpicino esile, coperto dal lenzuolo di cotone e circondato da molti pupazzi di ogni forma.

- u-un bambino..?! – esclamò

- Numero 03!! Dove sei?! -

In quel momento arrivò anche JaeJoong che si avvicinò a Jessica, un po’ arrabbiato.
La prese per un braccio e tentò di portarla con se, inutilmente.

- dai!! Dobbiamo andare!! -

Il bambino continuava a piangere

- …non ci avevano detto che c’era anche un bambino! – sbottò Jessica

- no, ma la cosa non ci riguarda! Andiamo! – tagliò corto JaeJoong

- aspetta Numero 10! Non…non possiamo andarcene e lasciarlo qui! -

JaeJoong si fermò all’istante. Guardò Jessica piuttosto sconvolto dalle parole che aveva pronunciato.
Lei non stava guardando lui, ma quel bambino che centinava a piangere, cercando con il suo sguardo innocente la propria mamma.
Mai in tutta la sua carriera, lo spietato Numero 03 aveva detto parole del genere.

- c-che ti salta in mente Numero 03!! Non abbiamo tempo! Usciamo, accendiamo il fuoco ed è finita!! -

- m-ma non possiamo! È solo un bambino!! -

- ci hanno detto di non lasciare nessuno in vita! - sbottò JaeJoong

- ci hanno detto di uccidere quella donna! – lo interruppe la ragazza – il bambino non centra! -

- oh andiamo!! -

- …portiamolo con noi! -

- eeeh?! -

Jessica, con delicatezza, prese in braccio quel bambino, oramai pieno di lacrime, quasi stanco di piangere.
Se lo adagiò al petto, facendolo dondolare un po’ per calmarlo.

- sei diventata matta?! - esclamò Numero 10

- portiamolo alla R.A.R! - tagliò corto Jessica accarezzandogli la testolina

- ma.. -

- oh insomma, Numero 10, ho deciso così! - sbottò – me ne assumo tutte le responsabilità! -

- … -

Si guardarono per qualche istante. Il bambino aveva smesso un po’ di piangere e si stava calmando tra le braccia di Jessica.
Il ragazzo guardò dapprima lei e poi posò il proprio sguardo sul piccolo. Poteva essere così crudele da lasciarlo lì?.
Sospirò pesantemente e, di fretta, prese una coperta dalla culla, lanciandola a Jessica, un po’ sorpresa.

- potrebbe avere freddo…siamo a Novembre… - spiegò il giovane

- …si… - sospirò Jessica sorridendogli

- ora andiamo! Siamo già in ritardo! -

Detto questo, entrambi uscirono dalla stanza e tornarono in soggiorno, attenti a non calpestare le macchie di benzina sparse dappertutto. Avanzarono ,altre il cadavere di quella donna e, portandosi il bambino, uscirono adagio dall’ingresso. Già potevano sentire in lontananza il rumore assordante delle sirene della polizia.
JaeJoong estrasse dalla tasca il proprio accendino e accese una sigaretta portata all’occorrenza. Lasciò che prendesse calore e poi, con un ottima mira, dall’uscio della porta, la lanciò in una delle pozzanghere che, presero immediatamente fuoco.

- sbrighiamoci! Tra poco qui salta tutto! - esclamò infine

Utilizzarono le scale antincendio per uscire dall’edificio. Jessica era un po’ più lenta con il bimbo in braccio e nel giro di pochi minuti raggiunsero la loro auto. Entrambi montarono e JaeJoong accese il veicolo facendo un abile manovra per uscire dal parcheggio alla svelta.
Dovevano raggiungere al più presto Seoul. Quella era stata la loro prima missione fuori dalla provincia. Ci sarebbero volute almeno due ore prima di poter rientrare.
Una volta partiti, JaeJoong sembrava decisamente più rilassato e ogni tanto lanciava uno sguardo a Jessica, che teneva il bambino saldo.
Il finestrino era leggermente abbassato e lasciava passare un po’ d’aria gelida. Quella notte era particolarmente tranquilla. In lontananza, si vedeva del fumo. Era segno che la loro missione era stata compiuta al meglio e senza errori.
O meglio, forse l’attimo di compassione che aveva provato Jessica per quel bambino. Ecco forse l’unico errore che avevano compiuto.



**





- e questo che significa? -

Jessica e JaeJoong, a sguardo basso, non dissero una parola.
Tutti gli altri agenti che si trovavano nella sala centrale, di ritorno dalle missioni, erano pressoché sbalorditi e bisbigliavano tra loro cose incomprensibili.
Il capo era lì, tremendamente accigliato e pensieroso, seduto sulla sua solita poltrona, affiancato da JunSu e Numero 01, il quale, sembrava furibondo e nero di rabbia.
Il bambino fra le braccia di Jessica, ora dormiva tranquillo.

- la missione si è svolta con successo, capo… - intervenne

JunSu la squadrava da cima a fondo.

- ma non ho ritenuto doveroso sbarazzarmi del bambino… - continuò

- questo è un problema! – sbottò Numero 01 rivolto al capo – il vostro compito era di eliminare ogni traccia di vita in quella casa! – esclamò contrariato

Jessica sbottò

- con tutto il rispetto, Numero 01, nessuno ci aveva parlato del fatto che c’era un bambino! -

- questo non conta Numero 03! Nessuno doveva rimanere in vita! -

Il capo intanto sembrava piuttosto pensieroso.

- suvvia Numero 01… - intervenne JunSu – che cosa credi che possa farci un moccioso in fasce?! -

- non abbiamo il tempo materiale ne lo spazio per assumerci questa responsabilità! -

- potrà essere allevato come un Agente! – disse Jessica

- e chi se ne prenderà cura?! Abbiamo già troppe gatte da pelare, non siamo una società di baby setter! -

- me ne occupo io! - esclamò

JaeJoong alzò lo sguardo all’istante verso Jessica.
Numero 01 tacque all’improvviso e JunSu la guardò storto.

- me ne posso occupare io! – ripeté Jessica

- non dire stupidaggini Numero 03…hai la scuola e altro da fare di più importante! - intervenne JunSu

- non ci resta che sbarazzarcene… - esclamò Numero 01

- ma… -

- Silenzio figli! – esclamò all’improvviso il capo

Tutti si zittirono a quel richiamo.
Nessuno osò più fiatare.
L’uomo, si schiarì la voce e sospirò pesantemente.

- mi pare di capire che il problema è la fine che farà questo bambino… - sospirò quasi con voce tremante

- … -

- Numero 03, che tu te ne occupi è impensabile…non nelle condizioni in cui sei ora… - spiegò

Jessica voleva ribattere ma ci ripensò e abbassò lo sguardo bruscamente, annuendo.

- tuttavia è anche vero che questo bambino non può essere una minaccia per noi… -

- … -

- pertanto, se un agente è disposto a prendersene cura, potrà essere allevato per diventare un futuro agente… - continuò – in caso contrario…gli agenti 03 e 10 lo riporteranno dove l’hanno trovato… -

Un fruscio di voci echeggiò per tutta la sala.
Jessica si guardò intorno, un po’ preoccupata. JaeJoong teneva gli occhi puntati su JunSu, il quale era troppo occupato a parlare con Numero 01 per potersene accorgere.
Sembravano tutti indecisi sul da farsi e il capo stava lì, immobile con gli occhi socchiusi, ad aspettare una qualche risposta.

- …i-io potrei prendermene cura! -

Si fece avanti una ragazza.
Capelli corti, sulla trentina. Tremava di fronte al loro capo, ma con profondo rispetto, s’inchinò a lui.

- … - Jessica sospirò sollevata

-sono esperta in materia…me ne posso occupare io… - continuò la ragazza

- … -

- … -

- …molto bene numero 15… - sospirò il capo - la questione mi sembra risolta.. -

- Capo, con tutto il rispetto, non mi pare una buona... –intervenne Numero 01

- il capo ha deciso – lo interruppe JunSu

- … -

- Numero 03, dai il bambino a Numero 15… - continuò il capo come se niente fosse successo.

Jessica, un po’ titubante, diede il bimbo che aveva tra le braccia alla collega, che la ringraziò e se lo portò al petto, coccolandolo perché non si svegliasse.

- grazie… - disse con voce esile

- non preoccuparti Numero 03…è in buone mani… - sospirò Numero 15

- ora potere ritirarvi nei vostri appartamenti… - esclamò il capo infine – sono stanco… -

Tutti annuirono e salutarono con rispetto.
Anche Jessica e JaeJoong si unirono ai compagni, benché questi gli lasciassero sguardi vacui e un po’ preoccupati.
La sala si svuotò pian piano, nel silenzio più totale finché non rimasero solo il capo, JunSu e Numero 01.

- …01..per favore, ritirati…devo parlare con 02… - ordinò

- …si capo…buonanotte… - sospirò numero 01 un po’ arrabbiato

Prese la via dei propri colleghi e raggiunse l’ascensore.

JunSu sospirò pesantemente e si passò una mano agli occhi.

- stanco, Numero 02? – domandò il capo

- relativamente… - ammise lui

- … -

- lei piuttosto, ha dormito bene la scorsa notte? -

- …le pillole per l’insonnia non servono a molto… - ammise il capo

- …deve cercare di rilassarsi… -

- ….ho troppe faccende a cui badare…troppi pensieri per la testa… -

- … -

- con Jessica? Niente di nuovo? – domandò poi

- non deve temere capo…Numero 03 e Numero 10 sanno badare a loro stessi… -

- il cuore di Jessica sta cominciando a vacillare…lo sento… - sospirò il capo pensieroso

- … -

- una volta avrebbe ucciso quel bambino con freddezza e serietà…. -

- … -

- che sia colpa mia? Che abbia fatto male ad accettare la relazione con Numero 10? -

- …no capo…non credo che sia per quello… - rispose JunSu senza pensarci

- … -

- Numero 03 sta passando un periodo in cui non sa chi vuole diventare…le passerà… -

- …tienila comunque d’occhio…

- va bene… -

- ..mi fido di te… Numero 02… -




**






- dai forza! Passatemi quei fiocchi!! -

- quali LiYin? -

- quelli sopra il banco!! -

- guarda che non ci sono! -

- eeeh?! Ma se li ho appoggiati io!! -

Quel giorno, per i corridoi della scuola c’era un viavai di persone.
Dopo l’assemblea studentesca del primo Novembre, gli studenti avevano optato per una giornata libera e senza lezioni, che avrebbero utilizzato per sistemare la scuola in vista delle festività natalizie che sarebbero arrivate da lì ad un mese. Quel lunedì tutti gli studenti erano stati incaricati di addobbare le proprie aule e anche buona parte dell’edificio, sotto l’occhio vigile di qualche professore che passava ogni tanto.
LiYin, l’ideatrice di quel fantomatico giorno di lavoro, si faceva in quattro per garantire che il tutto venisse preparato al meglio e nel minor tempo possibile.

- LiYin Unnie!!li ho trovati! -

Yuri, corse velocemente dall’amica con tra le braccia una scatola di cartone piena di fiocchi rossi.

- quelli della terza C li avevano nascosti credo! -spiegò

- uffaaa!! Sempre i soliti!! – sbottò LiYin arrabbiata – grazie Mille Yul!! -

- LiYin, le luci vanno bene così? – aveva domandato Jessica poco più lontano ,intenta ad attaccare al soffitto una scia di luci colorate

- ottimo lavoro Sica!! - esclamò – JJ, YunHo occhio ai fili della corrente eh! -

- s-si… - balbettava JaeJoong alle prese con un enorme tavolo da spostare perché non occupasse troppo spazio inutilmente

- m-mi raccomando non mollarlo.. . – sospirava YunHo tenendolo ben stretto

- t-te lo mollo in testa se continui a distrar…mi!!! -

- è bello vedere che quei due servono a qualcosa ogni tanto… - sospirò Jessica

LiYin e Yuri sorrisero alla battuta, che però la ragazza non aveva inteso come tale.

- come procede qui? -

JunSu sbucò da fuori l’aula, dopo aver coordinato i lavori con una studentessa del quarto anno.

- JunSu! – esclamò Yuri agitando la mano

- oh, JunSu! – salutò LiYin alla vista dell’amico – sei capitato proprio al momento giusto! -

- perché? – ripeterono Jessica e JunSu quasi all’unisono

- prendimi sulle spalle! - ordinò LiYin al ragazzo

- e-eh?! – sbottò quest’ultimo incredulo

- daii! Altrimenti non ci arrivo ad attaccare i fiocchi!! -

- … -

JunSu sembrò diventare paonazzo all’improvviso. Yuri e Jessica lo guardavano divertite, soprattutto Jessica che non credeva alla scena a cui stava assistendo. JunSu, timidamente si abbassò in modo ch LiYin potesse montagli sulle spalle. Lei si sedette su di lui quasi subito e JunSu poté di nuovo alzarsi. La teneva stretta, per paura che non cadesse. LiYin tutta tranquilla cominciò a sistemare i fiocchi con una certa bravura e canticchiare mentre sotto di lei, JunSu moriva di vergogna.

- JunSuuu??? Come va l’ì sotto?? – sorrise LiYin

- sta piovendo e tira vento…che domande faiii??!! -

- Eheheh.. -

Intanto, Jessica Yuri presero a sistemare insieme qualche campanello con tanto di ghirlanda, commentando la divertente scena.

- …se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei… - sorrise la mora

- già… - sospirò Jessica un po’ titubante


Nel frattempo, JaeJoong e YunHo erano da poco riusciti finalmente a coccolare l tavolo al posto dove andava messo. Entrambi avevano il fiatone e li aspettava ancora molto lavoro.
Il moro si era praticamente buttato per terra.

- ..m..ma chi…ce..l …ha …fatto…fareeee!! - esclamò JaeJoong

- zitto e non lamentarti… - sospirò YunHo esausto – se ti sentisse Sica… -

- g-grazie tante eh! - rispose – fatemi fare una pausaaa!!! -

- … -

- … -

- …ehi JJ! -

- eeeh??! -

- vieni con me a fare due tiri? -

JaeJoong lo guardò come se avesse appena detto una bestemmia.

- d-di cosa?! - balbettò

- due tiri a basket, idiota!! - precisò – al campo della scuola! -

- ma se abbiamo ancora un mucchio di lavoro da fare!! -

- dai, solo due tiri! Non se ne accorge nessuno vedrai!- -

- … -

- e poi, ti devo parlare anche di una cosa! -

- …ok… -




**





Il vento gelido dell’inverso stava per suonare alle porte di Seoul come ogni anno.
Le foglie dorate degli alberi ormai erano solo un ricordo lontano e le prime nevicate avevano già reso stagni e laghi una lastra ghiacciata.
Era il sette di Novembre, ed era assai strano che il sole, quel giorno avesse deciso di comparire lievemente tra la profonda coltre di nubi che si addensava da giorni.
JaeJoong, infreddolito e vestito per bene, guardava YunHo tirare e, ovviamente, centrare il canestro con la propria palla da basket, saltando come una gazzella impazzita.

- se facessi qualche tiro non sentiresti così freddo! - esclamò YunHo all’amico

- no grazie, niente figure del cavolo per me… -

- andiamo! Non sei così male come dice Sica! – rise – anche se ha ragione! -

- tsk…spiritoso! – esclamò JaeJoong tirando su col naso

- sicuro di non voler provare? – insisté YunHo

- si sicuro…tu piuttosto, non dovevi parlarmi? -

- si beh… - sospirò YunHo smettendo per un momento di palleggiare per poi riprendere

- …hai cambiato idea? -

- no no! – scosse la testa il ragazzo – è solo che non so da che parte iniziare… -

- …prova! Anche perché sto crepando di freddo e se non ti muovi muoio! – sorrise ironico JaeJoong

- …ecco… - cominciò YunHo facendo un ennesimo tiro al canestro

- … -

- tu, dopo la scuola…cosa pensavi di fare? - domandò infine

- e-eh? – balbettò JaeJoong - …in che senso? -

- …intendo dire con sica! Che pensate di fare? -

- … -

Il ragazzo non sapeva cosa rispondere

- …n-non lo so…perché? -

- vedi…io ci stavo pensando seriamente, da un po’ di mesi a questa parte… - spiegò YunHo - …stavo pensando a me e Yuri… -

- … -

- ..io…al amo davvero tanto…senza di lei non sarebbe la stessa cosa! È speciale per me! -

- … -

- tuttavia…sento di non aver mai fatto niente di concreto per lei… -

- …ehi…così mi spaventi… - esclamò JaeJoong non fingendo di non essere preoccupato

- … -

- … -

- …io la voglio sposare, JJ… - sospirò infine il ragazzo, serio più che mai

- …e-eh? -

JaeJoong pensò per un primo momento di non aver capito bene. Poi, osservando il volto serio dell’amico, capì che invece ci aveva sentito benissimo.

- so che forse è prematuro…siamo giovani… - sospirò YunHo continuando - …però, davvero, la voglio sposare con tutto me stesso! -

- …b-beh…YunHo io no so che dire… - disse JaeJoong - …e quando ha intenzione di… -

- volevo dirglielo dopo la scuola…una volta fatti gli esami… -

- …capisco… -sorrise il moro

- …non mi dici che sono pazzo? -

- … -

- … -

- come amico tuo…ti sostengo… - sorrise - e ti auguro tutta la felicità di questa terra… -

- ora non esagerare! –

- mica esagero!! –

- invece si! Non so nemmeno se accetterà!! - s’incupì YunHo

- ma certo che lo farà! È pazza di te!! –

- … -

- … -

- mi faresti un favore JJ? -

- …certo! -

YunHo estrasse dalla tasca della giacca una piccola scatolina. Era blù, ricamata a mano e con un fiocco a forma di rosa, bianco.
Glielo porse.

- …m-ma questo è…? -

- un anello di matrimonio! – annuì YunHo

- …perché me lo stai dando? - chiese

- perché voglio che lo tenga tu…ho paura di perderlo… - ammise sorridendo lievemente

- …m-ma io non… -

- mi fido di te, JJ! -

- … -

- … -

- …non preoccuparti…è in buone mani… - annuì infine prendendo la scatolina

- …t-ti voglio bene lo sai? - esclamò YunHo tirandogli una pacca sulla spalla

- anche io… - sorrise JaeJoong

- …spero che le cose non cambino mai… -
 
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Miharu12
CAT_IMG Posted on 9/7/2009, 18:07




+si prenota il primo commento+ ù_ù

edit:

+fa il trenino con i pupazzi+ *____*
ai lov iu so mach <3

non sono incredibile ti adoro troppo ù-ù è diverso!

CITAZIONE
- c-chi sei?! -

O__O

CITAZIONE
Ogni tanto le tornava alla mente il ricordo del giorno in cui la madre di Yuri era morta per mano sua.

ç_____ç

CITAZIONE
JaeJoong sbucò da dietro l’angolo. Aveva con se due bottiglie che avevano l’aria di contenere benzina.

che triste....

CITAZIONE
UUUUUEEH! UUUUEHH!

nooo un bimbooooo! vi prego prendetelooo çOOOç non potete fargli del maleee

CITAZIONE
- ci hanno detto di non lasciare nessuno in vita! - sbottò JaeJoong

jj ti odioooooooooo!!! çOOOç

CITAZIONE
- …portiamolo con noi! -

sica tu si che sei brava!! hello baby ti ha fatto bene ù_ù hahahahaha

CITAZIONE
Il ragazzo guardò dapprima lei e poi posò il proprio sguardo sul piccolo.

che belliniiiii *______________*

CITAZIONE
Si fece avanti una ragazza.

una delle nostre??? *___*

CITAZIONE
Capelli corti, sulla trentina.

ah no ç____________ç

CITAZIONE
- ..mi fido di te… Numero 02… -

junsu non fare cavolate o ti uccido +_+

CITAZIONE
- t-te lo mollo in testa se continui a distrar…mi!!! -

HAHAHAHAHAHAHA troppo bella sta scena XDDD

CITAZIONE
- prendimi sulle spalle! - ordinò LiYin al ragazzo

- e-eh?! – sbottò quest’ultimo incredulo

- daii! Altrimenti non ci arrivo ad attaccare i fiocchi!! -

uhhhhhhhhhhhhh *_______________*

CITAZIONE
- JunSuuu??? Come va l’ì sotto?? – sorrise LiYin

- sta piovendo e tira vento…che domande faiii??!! -

- Eheheh.. -

HAHAHAHAHAHAHAHAHAAHA XDDD

CITAZIONE
- e poi, ti devo parlare anche di una cosa! -

- …ok… -

cosa? cosa? cosa? cosa?? O__O

CITAZIONE
- …io la voglio sposare, JJ… - sospirò infine il ragazzo, serio più che mai

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH *_________*
NON IMMAGINI L'URLO CHE HO FATTO! *__________* BELLO BELLO BELLO BELLO BELLO BELLO +IMPAZZITA+

CITAZIONE
- perché voglio che lo tenga tu…ho paura di perderlo… - ammise sorridendo lievemente

ciccino lui *____________*
jj se lo perdi ti faccio schiantare su un muro!! +_+

CITAZIONE
- …t-ti voglio bene lo sai? - esclamò YunHo tirandogli una pacca sulla spalla

- anche io… - sorrise JaeJoong

ci sono anche io!! *__* +alza mano+

OMMIODDDDIOOO SANTISSIMO PADRE PIO AMEN *_________* +si è scordata tutta la storia prima dopo che ha letto del matrimonio+
ma....aspetta!! va a finire male sta storia!! nooo ti sto adiando kiki non puoi!! çOOOOOOOOç
TI PREGOOOOO BWAAAAAAAAAAAAAAAAA
oddio quanto sono belliiiiii *___* cha cha cha cha cha cha +balla+
cooomunque tornando seri... (AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH *_*) mi ha emozionato la decisione di sica!
è stata sempre fredda e ora vederla così mi ha fatto uan strana senzazione! e anche jj oddio li ho immaginati una famiglai felice!!
e per la tipa del bambino pensavo fosse una delle girls hahaha XDD
cmq non vedo l'ora del prossimoo *___* omg io ti adoro!!
SCRIVI UN LIBRO +_+

<3333 CHU!

Edited by Miharu12 - 9/7/2009, 19:37
 
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CAT_IMG Posted on 9/7/2009, 18:20
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*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 10/7/2009, 12:23




CITAZIONE
- c-che ti salta in mente Numero 03!! Non abbiamo tempo! Usciamo, accendiamo il fuoco ed è finita!! -

- m-ma non possiamo! È solo un bambino!! -

- ci hanno detto di non lasciare nessuno in vita! - sbottò JaeJoong

- ci hanno detto di uccidere quella donna! – lo interruppe la ragazza – il bambino non centra! -

- oh andiamo!! -

- …portiamolo con noi! -

- eeeh?! -

JJ!!! Ma che sei scemo?!!? °_° cioè!?!? °_° è un bambino!!!

CITAZIONE
Sospirò pesantemente e, di fretta, prese una coperta dalla culla, lanciandola a Jessica, un po’ sorpresa.

- potrebbe avere freddo…siamo a Novembre… - spiegò il giovane

- …si… - sospirò Jessica sorridendogli

- ora andiamo! Siamo già in ritardo! -

mamy e papy >.<"

CITAZIONE
- …i-io potrei prendermene cura! -

menomale >.<"

CITAZIONE
- Numero 03 sta passando un periodo in cui non sa chi vuole diventare…le passerà… -

e ci credo °_° chi vorrebbe diventare una killer?! °°

CITAZIONE
LiYin, l’ideatrice di quel fantomatico giorno di lavoro, si faceva in quattro per garantire che il tutto venisse preparato al meglio e nel minor tempo possibile.

LiYin sei impazzita °_°"

CITAZIONE
- è bello vedere che quei due servono a qualcosa ogni tanto… - sospirò Jessica

xDD

CITAZIONE
- prendimi sulle spalle! - ordinò LiYin al ragazzo

- e-eh?! – sbottò quest’ultimo incredulo

- daii! Altrimenti non ci arrivo ad attaccare i fiocchi!! -

- … -

JunSu sembrò diventare paonazzo all’improvviso. Yuri e Jessica lo guardavano divertite, soprattutto Jessica che non credeva alla scena a cui stava assistendo. JunSu, timidamente si abbassò in modo ch LiYin potesse montagli sulle spalle. Lei si sedette su di lui quasi subito e JunSu poté di nuovo alzarsi. La teneva stretta, per paura che non cadesse. LiYin tutta tranquilla cominciò a sistemare i fiocchi con una certa bravura e canticchiare mentre sotto di lei, JunSu moriva di vergogna.

AHAHAHAHAHAHAAHHAHAHAHA
NON CI POSSO CREDERE *_*"

CITAZIONE
- …ehi…così mi spaventi… - esclamò JaeJoong non fingendo di non essere preoccupato

- … -

- … -

- …io la voglio sposare, JJ… - sospirò infine il ragazzo, serio più che mai

- …e-eh? -

EH?! °_°

CITAZIONE
- perché voglio che lo tenga tu…ho paura di perderlo… - ammise sorridendo lievemente

non è che dopo che YunHo muore a JJ cade la scatola e poi si sa tutto? O_O
scrivi benissimo *_* dal scherzoso passi al serio +_+
 
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CAT_IMG Posted on 30/7/2009, 13:02
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~ 06 - Non Posso Odiare Chi Mi Ha Salvato~







- sono stanchissimo… -

- ma se non hai fatto niente oggi.. -

- e-eeeh?! -

- guarda che vi ho visto, tu e YunHo, mentre uscivate di nascosto… -

JaeJoong sbuffò un po’ seccato mentre Jessica sorrise quasi avidamente.
Erano le cinque del pomeriggio. Entrambi erano rimasti fino a quell’ora ad aiutare Liyin con gli ultimi ritocchi ai corridoi insieme a Yuri e YunHo.
Poi finalmente, una volta finito, si erano salutati per poi dirigersi ognuno a casa propria.

- eheheh…vi siete persi una scena memorabile mentre non c’eravate oggi… - sorrise la ragazza

- quale scena? -

- tu cosa ne pensi di LiYin e JunSu? -

Quella domanda lasciò jaejoong alquanto perplesso.
Guardò Jessica in modo vacuo senza aver l ‘aria di uno che ci stava seriamente pensando.

- boh, che dovrei pensare? -

- secondo me a JunSu lei piace… - spiegò la giovane

- ma figurati…JunSu non è il tipo… - sbottò non nascondendo la sua sorpresa

- perché no? Sono carini insieme! -

- ma ti pare che il ‘famose e cinico’ numero 02 si possa innamorare di qualcuno? Quello lì non sa nemmeno cosa sia l’amore! -

- …non dovresti dire così… - sbottò – dovresti essergli un po’ più grato! È grazie a lui che noi due stiamo insieme! -

- … -

JaeJoong tacque.
Lei aveva ragione. Avrebbe dovuto essere grato a JunSu, per ogni cosa. Eppure non ci riusciva. Non riusciva del tutto a fidarsi di lui. Non come Jessica almeno.

- il fatto dell’atra sera ti ha cambiato un po’ eh? – sorrise infine

- eh? -

- …ma sì, l’altra sera, quando hai salvato il bambino… - spiegò

- …che intendi dire? -

- la Jessica di una volta non lo avrebbe mai fatto…mi hai colpito… -

- …la Jessica di una volta era più forte, JaeJoong… - si limitò a dire la ragazza camminando più velocemente

- non fraintendermi! – la zittì – sono contento di questo! -

- sei tu che non dovresti fraintendermi! L’ho fatto perché ho voluto dare a quel bimbo la stessa possibilità che fu data a me, tutto qui! -

- … -

JaeJoong si limitò a guardarla. Jessica discostò lo sguardo e si limitò a tenere il broncio.
Tuttavia, il ragazzo sapeva che lei in fondo era buona e che stava mentendo al riguardo.

- …senti JJ… -

- …mh? -

- ti va di venire da me? - chiese

JaeJoong arrossì

- d-da te? -

- si, non sei mai entrato a casa mia…. -

- v-va bene… - balbettò incerto

- guarda che non faremo niente di quello che stai immaginando!! -sbottò la ragazza offesa

- i-io non sto immaginando nulla!! -

- ah certo, e quella faccia color peperone? -

- sarà il caldo… -

- ma se siamo a Novembre e tira un freddo assurdo!! -

- si beh…a-andiamo, che è meglio!! -



**





L’appartamento di Jessica lo aveva visto molte volte da fuori. Era all’ultimo piano di un condominio un po’ fuori dal centro di Seoul. In quella zona non abitava molta gente, e la maggior parte erano anziani che cercavano di fuggire dal traffico e dallo smog della città.
JaeJoong non aveva mai avuto l’occasione di entrare a casa sua, perché gli era stato ordinato severamente di non metterci piede.
La ragazza dal canto suo era l’unica agente a possedere un appartamento tutto per se, lontano dalla R.A.R. JaeJoong sapeva che Jessica era la preferita del loro capo, ma non le aveva mai chiesto il perché. Che motivo poteva esserci d’altronde? Nemmeno JunSu che il capo elogiava in egual modo, aveva così tanti privilegi.
Entrambi salirono le scale, senza prendere l’ascensore. Il moro era teso ma cercava di non darlo a vedere.
Ci vollero un paio di minuti prima che potessero arrivare.
Jessica estrasse dallo zaino le proprie chiavi di casa e, una volta trovate, con un piccolo scatto, aprì la porta.
Era molto diverso da come JaeJoong se l’era immaginato.

Le finestre erano aperte e lasciavano passare e circolare l’aria all’interno dell’appartamento i cui muri erano color panna. Il soggiorno era davvero molto accogliente, c’erano ben due divani e una televisione a dir poco invidiabile.
Sopra le mensole, centinaia di libri e molte foto. Alle pareti erano appesi un paio di quadri d’arte contemporanea.
La cucina, che confinava con il soggiorno, era in perfetto ordine e accoglieva al centro un tavolo di finto marmo con tre sedie.

- ..wow… - esclamò JaeJoong senza parole

- perché quella faccia?! - esclamò Jessica

- …n-no niente…è che…boh…me lo immaginavo diverso… - spiegò il ragazzo

Jessica appoggiò la cartella sul primo divano che si trovò di fronte.

- te lo immaginavi cupo e spoglio, di la verità… -

- …più o meno… - annuì

- benvenuto in un appartamento normale, caro JJ! – sorrise Jessica – vuoi da bere? -

Ed entrambi andarono in cucina.
Mentre la giovane tirava fuori dal frigo una bottiglia d’acqua, JaeJoong stava ancora guardando con stupore ogni centimetro di quel posto.

- ehm…potrei..del caffè? – chiese il ragazzo

Jessica sospirò e rimise l’acqua in frigo. Poi aprì una credenza e ne prelevò una moca con annesso contenitore per il caffè.
Aprì entrambi e cominciò a buttare la polverina marrone all’interno dell’oggetto, per poi metterci dell’acqua e chiuderlo.
Accese i fornelli.

- è..è incredibile… - continuava a dire JaeJoong

- per uno che vive alla R.A.R , si…lo è… - osservò Jessica

- chi…chi te l’ha regalato? Il capo?! – azzardò il giovane stupefatto

La ragazza s’incupì all’istante, JaeJoong non la stava nemmeno guardando e lei si concentrava solo sul caffè che bolliva pina piano.

- …no… - si limitò a dire

- non mi dirai che te lo sei comperato tu! -

- …nemmeno… - disse ancora - …questo appartamento l’ho sempre avuto… -

- eh? -

JaeJoong si voltò per la prima volta verso di lei e si bloccò. Aveva un volto molto triste, uno dei più tristi che avesse mai visto.
La ragazza si morse le labbra ma ormai il più era stato fatto.

- in questo appartamento…ci ho sempre vissuto… - spiegò

- … -

- è il luogo dove conservo i ricordi più felici della mia infanzia… -

- … -

- …ed è anche stato…il luogo in cui i miei genitori trovarono la morte… -

Il moro rimase impietrito di fronte a quelle parole dette con una tale spontaneità da fargli percepire un brivido lungo tutta la schiena.
La guardò senza aprire bocca con l’aria di uno che bene o male non ci credeva davvero.

- q…questo non lo sapevo… - sospirò JaeJoong abbassando lo sguardo

- non preoccuparti…quasi nessuno lo sa… - lo rassicurò la giovane

- … -

- vieni, guarda! – esclamò Jessica spegnendo i fornelli dove il caffè era appena bollito e dirigendosi verso il salotto

JaeJoong la seguì a ruota e la raggiunse, accanto ad una mensola dove sopra vi erano delle foto, circa una decina.
Foto di una famiglia. Erano in tre: madre, padre e figlioletta.
Nella maggior parte di quelle foto la piccola aveva dovuto avere circa cinque o sei anni. La mamma la teneva in braccio con un sorriso che ricordava molto quello di Jessica. Anzi, era identico. Accanto a loro, un ragazzo che accarezzava la testa della bambina.

- …ma questi… - borbottò JaeJoong

Jessica sospirò e un lieve sorriso le disegnò il volto

- …la mia famiglia… -

La ragazza prese in mano una foto e la guardò con occhi leggermente languidi. JaeJoong provò un misto tra pietà e angoscia nel vederla rammaricarsi in quel modo persino davanti ad una foto. Non era da lei rimuginare il passato.
Jessica posò un dito sul volto impresso di sua madre, come se in quel modo avesse potuto sentirla ancora.

- …dovevi…amarli molto… - sospirò il moro

- già…eravamo una famiglia felice… -

- … -

- ma non ricordo nemmeno il nome di mia madre…o che voce avesse mio padre… - spiegò – so solo che eravamo molto felici… -

- Jessica… -

- …erano due agenti, JJ… -

- eh? -

JaeJoong la guardò ancora più stupito

- i miei genitori…erano due Agenti della R.A.R…tra migliori a dire il vero… -

- stai scherzando?! –

- no… - sospirò – loro erano un po’ come noi! Nella stessa situazione! -

Il moro riguardò la foto che la sua ragazza aveva ancora in mano. Dalle loro facce non l’avrebbe mai potuto credere.

- erano molto ben visti alla società! – spiegò Jessica – tuttavia, quando nacqui io le cose si erano un po’ complicate… -

- … -

- io non so cosa sia successo, ma quella notte di tredici anni fa…i miei genitori vennero uccisi dalla loro stessa agenzia… -

- … -

- colui che li uccise era il loro migliore amico…e anche il mio salvatore… -

- salvatore? -

- esatto…il killer che la società aveva mandato contro la mia famiglia perché portasse a termine la missione… -

- … -

- mi diede una possibilità! – rispose la ragazza – mi disse “decidi tu se vivere o morire” -

- … -

- ed io, scelsi di vivere come un Killer..continuando il lavoro che la mia famiglia aveva cominciato… -

- c-come fai ad essere così tranquilla mentre parli di questo?! – chiese JaeJoong ancora più sconcertato – dovresti odiare che ti ha fatto questo! –

- … -

Jessica ci pensò su. Il suo ragazzo aveva perfettamente ragione. Eppure, lei non riusciva proprio. Non riusciva proprio ad odiare. Nonostante per un breve periodo avesse coltivato un forse senso di vendette.

- …non…non posso odiare chi mi ha salvato… - si limitò a dire

- ..o-ok… -

JaeJoong si discostò da Jessica, con un filo di paura ben visibile.
La ragazza ne rimase un po’ sorpresa

- n-non avrei dovuto venire qui a casa tua!! – esclamò balbettando

- …JJ… -

- b-basta, davvero! Non voglio più sentire altro… -

Si lasciò cadere sul divano e con le mani si coprì il volto.
Sembrava tremare. La verità è che gli era venuto il mente il momento esatto in cui, sotto i suoi occhi, sua madre veniva uccisa da quel Killer che, magari era lo stesso che aveva ucciso i genitori di Jessica.
Per quattordici anni lui non aveva fatto altro che coltivare in fondo al suo cuore due sentimenti opposti di vendetta e gratitudine verso colui che lo aveva slavato.
Quel killer era morto durante una missione e così, JaeJoong era rimasto senza un reale motivo che lo facesse andare avanti con il suo lavoro di Killer.
Non sapeva che Jessica aveva un passato così simile al suo. Non lo aveva mai saputo fino a quel momento.
E forse sarebbe stato meglio non scoprirlo.
Ad un tratto, inseguendo quei pensieri così cupi, sentì un braccio cingergli le spalle da dietro e un mento, appoggiarsi delicatamente.
JaeJoong non proferì parola. Sapeva chi era.

- scusa JJ…non volevo turbarti con questi discorsi… -

- … -

- non ci ho più pensato… -

- …i-il fatto è che…. – spiegò JaeJoong – nonostante mi sforzi di dimenticare, proprio non ci riesco… -

- …stai tranquillo, non accadrà più vedrai… - cercò di tranquillizzarlo

- … -

- …ci sono io con te… sono la tua famiglia…-

- … -

- è solo che per una volta, volevo renderti partecipe della mia vita… -

- lo so… -

Il moro sfiorò la mano della ragazza e lasciò che essa gli accarezzasse la guancia destra. Era così calda la sua mano.

- vorrei tanto vivere come Yuri e YunHo…una vita normale… - esclamò il ragazzo tristemente

Jessica sospirò pesantemente. Capiva perfettamente il suo stato d’animo. Anche lei ci aveva pensato molte volte.
Aveva pensato a come sarebbe potuta essere la vita di entrambi se non fossero stati due Agenti.

- …io penso… - iniziò - penso che se non fosse stato per la R.A.R… -

- … -

- io e te non ci saremmo mai incontrati, JJ… -

- è l’unica cosa che la R.A.R ha fatto di buono per me… - sbottò il moro

- … -

In quell’istante, qualcosa risuonò nell’aria. I due ragazzi sobbalzarono leggermente spaventati e Jessica si guardò intorno per cercare da dove provenisse quel suono.
Sopra il comodino del telefono, a pochi metri, c’era un piccolo apparecchio. Una specie di telefonino che somigliava vagamente ad una ricetrasmittente.
La ragazza si precipitò verso l’oggetto.

- accidenti, sarà la R.A.R! - esclamò

JaeJoong sbuffò seccato e si alzò dal divano.
La ragazza prese l’apparecchio e lo accese, posandolo all’orecchio.

- qui è Numero 03! – esclamò con voce fredda

- Agente Numero 03, il capo ti vuole parlare! – disse quella voce quasi metallica

- …quando? - domandò

- adesso – tagliò corto – Numero 10 è con te per caso? -

- … -

Jessica non rispose subito. JaeJoong non doveva essere con lei.

- no…perché? – chiese un po’ titubante

- …non è rientrato nel proprio appartamento… -

- se lo vedo gli riferisco che deve rientrare. – esclamò la giovane tornando gelida

- molto bene. Ti aspettiamo alla base. -

E la comunicazione s’interruppe bruscamente.
Jessica si tolse la ricetrasmittente e la appoggiò dove l’aveva trovata, un po’ seccata. JaeJoong sbuffò.

- chissà che vuole… - sospirò la ragazza

- ci tocca andare, a quanto pare… - disse JaeJoong prendendo la propria cartella

- vengo da te dopo, ti va? – domandò Jessica

- ovvio! Mi allieterai un po’ il pomeriggio prima della cena… - rise ironico il ragazzo

Jessica sorrise.
Non glielo diceva mai, ma amava il suo JaeJoong quando assumeva quell’espressione così perfettamente da idiota.



**





Le porte della grande sala si aprirono senza che Jessica muovesse un dito.
Quando esse furono completamente spalante, l’agente avanzò di qualche passo, un po’ titubante.
Quella stanza se la ricordava molto bene. Ci era venuta ogni tanto, negli anni passati. Aveva solo un ampia finestra laterale. C’erano poltrone di pelle, rosse fuoco come il camino costantemente acceso. Vi erano enormi scaffali pieni zeppi di libri.
Un’unica scrivania, dove su di essa vi era appoggiata da anni un'unica foto. Una foto che Jessica aveva visto molte volte e che raffigurava tre ragazzi.

- sei arrivata…Jessica… -

Una voce nell’ombra la chiamò.
La ragazza sobbalzò leggermente e poi rispettosamente, s’inchinò al nulla.
Il capo era lì, a pochi metri da lei, seminascosto e seduto accanto alla propria scrivania, intento a leggere lacune carte

- scusi il ritardo…ero a casa mia… - spiegò l’Agente

- con Numero 10 immagino… - sospirò l’uomo

- … - la ragazza si bloccò per qualche istante.

L’aveva già saputo?

- non temere…non ti ho chiamato per farti la predica… - esclamò rassicurandola

- ho disobbedito deliberatamente, chiedo profondamente scusa… - disse Jessica

- si ma tutto sommato non hai fatto nulla di grave… -

- … -

- piuttosto…ti ho chiamato per un semplice motivo… -

- …mi dica pure… -

- …che mi dici….di Numero 10? - domandò accigliato

- … -

Jessica alzò lo sguardo all’improvviso incerta.

- in…che senso? – esclamò arrossendo lievemente

- mi riferisco in campo professionale…è una buona spalla durante le tue missioni? -

- a-ah! –disse la giovane sentendosi meno a disagio – si, è un ottimo...partner… - spiegò

- ah si? -

- esegue gli ordini alla perfezione…inoltre è scaltro ed intelligente… -

- … -

- glielo garantisco… -

- ...molto bene…magari in futuro … - sospirò il capo – potrei affidagli qualche missione… -

- sono certa che Numero 10 ne sarebbe felice… -

- beh, ho la tua garanzia… -


Jessica annuì distrattamente. Chissà se JaeJoong era davvero pronto per una missione che sicuramente avrebbe incluso un omicidio.
Il suo sguardo per un attimo si posò sulla foto sopra la scrivania del capo e lui, se ne accorse quasi subito.

- sai Jessica…a volte mi mancano molto… - sospirò guardando anch’egli la foto – eravamo molto amici… -

La ragazza distolse lo sguardo dalla foto, spiazzata da quell’ improvviso discorso. La situazione stava prendendo una piega strana.

- probabilmente mi avrai odiato molto… - continuò

- lei è il mio salvatore e il mio capo… - lo interruppe Jessica prontamente – non posso proprio odiare l’uomo che mi ha salvato la vita! -

- … -

- se i miei genitori hanno commesso qualcosa contro la R.A.R era logico che venissero puniti… - sospirò amaramente

Non sapeva nemmeno lei perché diceva quelle cose che non pensava veramente.

- …il lupo, l’agnello e la tigre….la conosci questa storia? – domandò il capo

- …si…me la raccontava spesso mia madre… -

- questa storia…è parte della R.A.R da oltre 50 anni… -

- … -

- una storia d’amore tra un agnello e un lupo…ha dell’incredibile… - disse

- un grande pastore… - continuò la giovane conoscendo bene la trama

- alla fine c’è una grande lotta, ricordi? –

- …si… - rispose Jessica – ma…non ho idea di come finisca quella favola… -

- …non finisce infatti… - sorrise l’uomo - il finale deve ancora essere scritto… -

- … -

- rammenta questo…figlia mia… -



**





- allora, vuoi dirmelo?? -

- assolutamente NO! -

- e andiamo!! Che ti costa?! -

- non insistere!! -

- eddai!! -

-NOO! -

- …ti odio!! -

- e-eh?! -

Yuri sbuffò fingendo di essere arrabbiata e voltò dalla parte opposta. YunHo ci rimase davvero male a quella ‘finta’ reazione della propria ragazza .
Erano entrambi andati a casa di lui, per una cenetta insieme, dato che i genitori erano usciti e non sarebbero tornati prima di due giorni.
Il ragazzo, mortificato, cominciò a strattonarla per un braccio mentre con cautela, Yuri cercava di affettare dei pomodori sopra il lavandino.

- daiii non prendertela! – la supplicò

- posso uccidere per molto meno, carino! – sogghignò mostrando il coltello sporco di sugo rossastro

- ehm…r-ricevuto ma…non posso proprio dirtelo! - si scusò il ragazzo

- e perché?! Tra noi non ci sono segreti! – spiegò Yuri – voglio sapere che vi siete detti tu e JJ oggi!! -

- non posso dirtelooo!! Sono cose private!! -

- ma che ci può essere di così ‘privato‘ tra voi due?!! -

- …s-sono cose da maschi!! – si però YunHo

- ?! -

Yuri lo scrutò ancora più affondo per poi assumere uno sguardo un po’ schifato.

- a-a che stai pensando?! – chiese il giovane preoccupato della sua reazione

- … -

- ….Y-Yuri..? -

- …VOGLIO IL DIVORZIO!!! -

- EEH?!! -

- hai capito bene, accidenti a teee!!!! -

YunHo parve sconcertato

- m-ma perché?! – chiese sconvolto

- perché sei un deficienteee!!!! -

- MA PERCHEEE’ ?? – la implorò

- mi hai fatto sbagliare!!! -

La ragazza pose il pomodoro tagliato a dir poco male sul palmo della mano, a YunHo. Il quale per poco non cadde dalla sedia accanto al tavolo, leggermente frustrato.

- …m..ma te la prendi per un pomodoro?? -

- volevo fare una cenetta con i fiocchi… - sospirò -…ADESSO ME LA PAGHIII!!!! -

- EH?! -

YunHo pensò bene di allontanarsi dalla sua postazione e di correre letteralmente in soggiorno, con Yuri alle calcagna e un coltello nella sua mano.

- vieni quiii!!! – esclamava la ragazza

- e come faccio??!! Metti giù quel coltello!!! -

- mi serve per ucciderti amoreee!!!! -

- eddai non fare così!! È un pomodoro!! -

- te lo faccio vedere io il pomodoroooo!! -

- per favoreee!!!! -

- FERMATIIIII!!! -
 
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*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 30/7/2009, 22:27




CITAZIONE
- secondo me a JunSu lei piace… - spiegò la giovane

HUAHAHHAHA Brava Jessica *_*
CITAZIONE
- guarda che non faremo niente di quello che stai immaginando!! -sbottò la ragazza offesa

- i-io non sto immaginando nulla!! -

- ah certo, e quella faccia color peperone? -

JJ pervertito!!!!!!!!!!! +_+
CITAZIONE
- in questo appartamento…ci ho sempre vissuto… - spiegò

- … -

- è il luogo dove conservo i ricordi più felici della mia infanzia… -

- … -

- …ed è anche stato…il luogo in cui i miei genitori trovarono la morte… -

T_____________T
CITAZIONE
- ...molto bene…magari in futuro … - sospirò il capo – potrei affidagli qualche missione… -

NO.NO.NO.NO.NO.NOOOOOOOO!!!
CITAZIONE
- lei è il mio salvatore e il mio capo… - lo interruppe Jessica prontamente – non posso proprio odiare l’uomo che mi ha salvato la vita! -

Il migliore amico dei genitori di Jessica è il "Capo"? O_O
CITAZIONE
- posso uccidere per molto meno, carino! – sogghignò mostrando il coltello sporco di sugo rossastro

OMG gya °_°
CITAZIONE
- ….Y-Yuri..? -

- …VOGLIO IL DIVORZIO!!! -

- EEH?!! -

- hai capito bene, accidenti a teee!!!! -

YunHo parve sconcertato

- m-ma perché?! – chiese sconvolto

- perché sei un deficienteee!!!! -

- MA PERCHEEE’ ?? – la implorò

- mi hai fatto sbagliare!!! -

La ragazza pose il pomodoro tagliato a dir poco male sul palmo della mano, a YunHo. Il quale per poco non cadde dalla sedia accanto al tavolo, leggermente frustrato.

Ma Lol xDDDDDD
CITAZIONE
- vieni quiii!!! – esclamava la ragazza

- e come faccio??!! Metti giù quel coltello!!! -

- mi serve per ucciderti amoreee!!!! -

- eddai non fare così!! È un pomodoro!! -

- te lo faccio vedere io il pomodoroooo!! -

- per favoreee!!!! -

- FERMATIIIII!!! -

XDDDDDDDDD AHAJJA 'sti due sono incorreggibili xD
Ma tanto so che dopo la felicità finisce T____________T YUNHO!!!!!! T_____T
Comunque bravissima *_______________*
Ma JunSu e LiYin? çAç cioè non puoi lasciarmi a metà JunSu che prende LiYin sulle spalle senza un continuo O_O voglio vedere cosa si dicono °_°
JunSu ammettilo per il tuo bene +.+ ti piace LIYIN HAHHAHA *Saltella*
aGGiorna presto <3
aspetto di vedere il capitolo tra 21 giorni *sicerto* xD
bè dai ù_________ù aspetto con impazienza *o*
 
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Miharu12
CAT_IMG Posted on 3/8/2009, 20:32




CITAZIONE
- …non dovresti dire così… - sbottò – dovresti essergli un po’ più grato! È grazie a lui che noi due stiamo insieme! -

ecco +_+ taci!!

CITAZIONE
- guarda che non faremo niente di quello che stai immaginando!! -sbottò la ragazza offesa

XDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

CITAZIONE
- …nemmeno… - disse ancora - …questo appartamento l’ho sempre avuto… -

O______________O

CITAZIONE
- in questo appartamento…ci ho sempre vissuto… - spiegò

- … -

- è il luogo dove conservo i ricordi più felici della mia infanzia… -

- … -

- …ed è anche stato…il luogo in cui i miei genitori trovarono la morte… -

çOOOOOOOOOç miodio...

CITAZIONE
La ragazza prese in mano una foto e la guardò con occhi leggermente languidi. JaeJoong provò un misto tra pietà e angoscia nel vederla rammaricarsi in quel modo persino davanti ad una foto. Non era da lei rimuginare il passato.
Jessica posò un dito sul volto impresso di sua madre, come se in quel modo avesse potuto sentirla ancora.

- …dovevi…amarli molto… - sospirò il moro

- già…eravamo una famiglia felice… -

sica ç___ç

CITAZIONE
- no… - sospirò – loro erano un po’ come noi! Nella stessa situazione! -

noo non dirmelo...spero di farmi un viaggio mentale sbagliato +_+

CITAZIONE
- adesso – tagliò corto – Numero 10 è con te per caso? -

nooo non è con lei pappapperooooo +fa l'idiota+

CITAZIONE
- no…perché? – chiese un po’ titubante

brava sicaaa we love you <333

CITAZIONE
- con Numero 10 immagino… - sospirò l’uomo

ma come??? brutto nonnetto!! mi ricorda lsm non so perchè +-+

CITAZIONE
- lei è il mio salvatore e il mio capo… - lo interruppe Jessica prontamente – non posso proprio odiare l’uomo che mi ha salvato la vita! -

è lui!!!!!!! maledetto schifooooo!!!

CITAZIONE
- se i miei genitori hanno commesso qualcosa contro la R.A.R era logico che venissero puniti… - sospirò amaramente

no sica non dire così çOOOç non lo pensi!! picchialoooo!!

CITAZIONE
- e perché?! Tra noi non ci sono segreti! – spiegò Yuri – voglio sapere che vi siete detti tu e JJ oggi!! -

KYAAAAAAAAA IO LO SOOOOOOOOOOO HAHAHAHAHA *___________* YURI ASPETTA E SARAI LA PERSONA PIù FELICE DELLA TERRA *_*

CITAZIONE
- EEH?!! -

- hai capito bene, accidenti a teee!!!! -

YunHo parve sconcertato

- m-ma perché?! – chiese sconvolto

- perché sei un deficienteee!!!! -

- MA PERCHEEE’ ?? – la implorò

- mi hai fatto sbagliare!!! -

hahahahahaAHAHAHAHAHAHAHAHAH oddio sto morendoo hahahaha

CITAZIONE
- vieni quiii!!! – esclamava la ragazza

- e come faccio??!! Metti giù quel coltello!!! -

- mi serve per ucciderti amoreee!!!! -

- eddai non fare così!! È un pomodoro!! -

- te lo faccio vedere io il pomodoroooo!! -

- per favoreee!!!! -

- FERMATIIIII!!! -

ODDIOOOOOOO ME LI VEDO TROPPO BENE!!! SONO TROPPO PERFETTI *________________* +saltella salla felciità+

tu sei cattivaaa mi lasci sempre con l'immagine di loor due felici DIOOO QUANTO ME LI SPAPUCCHIEREIIIIIIIIII *______________*
anche se so che non sarà così ancora per molto çOOOOç
malvagiaaaa!!!!
beh in questo chappy, tra l'altro meraviglioso, si sono scoperte molte verità...che fino ad ora erano state molto nascoste!! ora si spiega il motivo di quel
particolare rapposto tra il capo e sica..anche se io non riuscirei mai a pensarla in quel modo...cioè per carità...ho davanti l'assassino della mia famiglia...
no oddio non ci penso neanche...
mi viene un colpo al cuore ogni volta che li sento dire "voglio una vita come yuri e yunho" cioè tutti la desidererebbero a quel punto!!
non vedo l'ora del prossimo ammorraaa!!! adoro questa ficcy *___________________*
continua così e ti ripeto
FAI QUALCOSA +_+
hahahahaha <3333333333333
 
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CAT_IMG Posted on 20/8/2009, 17:17
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~ 07 - Foto ~



Solitamente, alla mattina, in un arco di tempo che andava dalle 10 alle 11, la R.A.R era assai piena di clienti che andavano avanti ed indietro a pagare o ricevere assicurazioni di vario genere.
Era in momenti come questi che la Società stava bene attenta a come si comportavano i propri dipendenti e a fare in modo che tutti gli Agenti, specialmente nelle ore di punta, non fossero nei paraggi.
Tuttavia, essendo che si occupava specialmente di Agenti piuttosto giovani, il problema non si poneva più di tanto perché essi in quelle ore erano tutti nelle varie scuole.
I più grandi invece lavoravano come impiegati all’interno della R.A.R stessa in modo da non dare nell’occhio.
Da questo punto di vista, come da molti altri, la R.A.R era davvero organizzata ed efficiente, tanto che nessuno si era mai accorto della sua doppia identità omicida. Certo, ogni tanto, era capitato che la polizia cominciasse a sospettare di qualcosa, specie dopo aver scoperto che la maggior parte di coloro che morivano per circostanze ‘strane’ erano stati clienti di quella società.
Tuttavia, nessuno ne aveva mai avuto le prove e, nel corso degli anni, la R.A.R aveva imparato dai suoi errori, a difendersi prontamente, magari uccidendo non necessariamente il cliente che non pagava o che non voleva collaborare, ma trovando altre soluzioni.

- prego, da questa parte! -

Un’impiegata della uscì dalla sua postazione, davanti al computer, e si rivolte ad uno dei tanti clienti, seduti in sala d’attesa, per essere ricevuti.
Un uomo, sulla cinquantina, si alzò un po’ goffamente dal posto e, inchinandosi rispettosamente, la seguì.
Entrambi si sedettero dopo essere entrati nell’ufficio di quest’ultima e lei, con una certa disinvoltura, sorrise.

- è un piacere rivederla! - esclamò

- … -

- mi dica pure! –

- vorrei…vorrei sapere a quanto ammonta il prestito che vi ho chiesto due mesi fa… - spiegò l’uomo un po’ titubante

- certo, aspetti qualche secondo! -

La giovane cominciò a digitare sul proprio computer per cercare ciò che l’uomo voleva sapere. Intanto, questo continuava ad essere un tantino agitato.

- ah! Ecco! - disse la ragazza, infine – sono 200.430 Won! -

- come immaginavo… - sospirò

- la somma è pronta per essere restituita, vero? - domandò l’impiegata con un sorriso beffardo

- beh…si…però… -

- … -

- ecco, posso chiedere di posticipare la consegna? -

- prego? -

- vede…vorrei chiedere un altro piccolo prestito e rimborsare il tutto più avanti, magari fra qualche mese… - spiegò

- …signore…io non so se…. – cominciò a dire la giovane, colta alla sprovvista - ..insomma..è già la seconda volta che chiudiamo un occhio…. -

- si lo so bene però, ecco vede…vorrei pagare l’iscrizione all’Università di mio figlio..come regalo… -

- …ok capisco…. - sospirò l’impiegata – allora, passi in ufficio, quello in fondo a destra per firmare le carte… - spiegò infine

- grazie mille per la comprensione! – s’inchinò l’uomo sorridendogli

- entro una settimana le faremo sapere signore! – esclamò inchinandosi a sua volta

Quando quell’uomo uscì, la giovane impiegata sorrise beffarda. Diede un occhio all’esterno, per assicurarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi. Aprì il cassetto della sua scrivania al cui interno, tra i vari fogli, c’era una lista. Una lista sulla quale c’erano scritti una marea di nomi.
Con la penna rossa,li scrutò uno ad uno, finche non sopraggiunse quello dell’uomo.
Fu così che, sempre con un sorriso alquanto soddisfatto, incise un cerchio rosso sangue su quel nome, per poi rimettere il tutto dentro il cassetto.


**




- JJ…non…è affatto divertente!!! -

- …pppffft…n-no… -

- s-se ridi ancora ti ammazzo!!! -

- non…sto..ridendo…ppffftt…. -

YunHo assunse un espressione parecchio scocciata dalla pronta risata dell’amico. Entrambi, con il resto della classe erano andati in spogliatoio per cambiarsi, in vista della lezione di educazione fisica che avrebbero fatto, per l’ultima volta, all’aperto, almeno finché il tempo teneva duro.

- Yu…Yuri…lo s-sa? – domandò JaeJoong che a stento tratteneva le risate

- c-certo che no!! Ti pare?! mi prenderebbe in giro, fidati!! -

- e perché, io che sto facendo?! – si auto indicò il moro

- si, ma a te posso picchiarti… - sbottò il ragazzo

- comunque…c-credevo che avessi smesso tipo due anni fa… -

- infatti ho smesso…solo…solo che ho voglia di riprendere! -

- e il tutù come te lo metti? – scherzò JaeJoong

- guarda che faccio Hip Hop non danza classica!!! – lo corresse offeso

- dai, sto scherzando! – disse – fammi un po’ vedere come ti muovi! -

- cheee??! – esclamò YunHo colto di sorpresa – qui?! -

- no in giardino…ma certo qui!!! – spiegò JaeJoong – e sbrigati anche! Che siamo rimasti solo noi due per colpa della tua lentaggine!! -

YunHo lo guardò un po’ offeso. L’amico si sedette su una panca, dopo essersi messo la maglietta e attese, facendogli un sorrisino e dimenandosi facendo finta di essere una fan scatenata.

- va bene…ma solo qualche passo… - sospirò infine rassegnato

Così, posizionandosi al centro della piccola stanza, YunHo iniziò a ballare roteando su se stesso. Iniziò a muoversi piano, poi sempre più velocemente, acquistando una sicurezza sempre maggiore nei suoi passi. S’incurvò con talmente tanta maestria che si sorprese di se stesso e in un attimo, le sue gambe si librarono in aria, con un’acrobazia degna di un professionista. Dopo di quella ne seguirono altre, con maggiore slancio ed energia che gli sembrava di toccare il cielo con i piedi.
Poi, ad un tratto, senza rendersene nemmeno conto, si ritrovò inginocchiato per terra, ad ‘esibizione’ conclusa, sentendo i battiti del proprio cuore come impazziti dopo quell’esplosione di forza e allo stesso tempo di grazia che aveva saputo dimostrare in quei pochi attimi di danza.

- … -

JaeJoong, anche una volta conclusa, non riuscì a trovare le parole da quanto ne era rimasto colpito.
YunHo aveva ancora il fiatone, ma sembrava anche più sconvolto dell’amico.

- …c-che…te…ne pare? – domandò cercando di regolarizzare i battiti e la sua euforia post-esibizione

- …sposami. – esclamò JaeJoong senza batter ciglio

- sei scemo?! – disse YunHo alzandosi da terra

- no, sul serio! – lo incoraggiò il moro – sei eccezionale! Non ti avevo mai visto ballare! -

- non stai esagerando?! In fondo non è niente di che… -

- se fossi una ragazza credo che mi innamorerei di te! – scherzò JaeJoong

- se tu fossi una ragazza ti direi che non posso, sono già impegnato! – sorrise YunHo

- beh, ci ho provato almeno! – sbuffò il moro – però dovresti dirlo a Yuri! -

- tu dici? –

- certo! Scommetto che si innamorerebbe ancora di più! -

- …boh..non saprei… -

- di che hai paura?! -

- non ho paura…solo…ho tante cose da dirle… – sorrise compiaciuto

JaeJoong osservò il volto dell’amico contrarsi in una smorfia mista tra gioia e timore. Sapeva a quale grande passo l’amico stava per compiere e non poteva essere più felice per lui. Un passo che forse lui non avrebbe mai potuto fare per Jessica.
Senza pensarci, come fosse stato un gesto quotidiano, gli cinse un braccio intorno al collo, sorridendogli.

- hai una ragazza che ti ama...hai ripreso la tua più grande passione…e ti sposerai….cosa si può volere di più! - sorrise

YunHo notò in quel sorriso una leggera punta di amarezza.

- hai dimenticato una cosa importante! - disse

- cosa?! – domandò JaeJoong compito

- …ho anche un amico che non mi tradirebbe mai…e che mi proteggerebbe sempre… - concluse dolcemente

JaeJoong non poté che essere sorpreso da quelle parole. Guardò il compagno in maniera piuttosto singolare e non riuscì a fare a meno di sorridere.
Era felice, poteva dire di essere felice di avere un amico come lui.
Non avrebbe mai potuto sposarsi, ne avere una famiglia con la ragazza che amava da tutta una vita. Eppure, aveva avuto la fortuna di avere degli amici, di avere YunHo accanto a lui.
Non era bravo a fare molte cose. Non sapeva ballare e tantomeno fare il romantico. Non era uno studente eccezionale ne un grande parlatore. Niente di tutto questo.
Lui sapeva sparare con ogni tipo di pistola, sapeva innescare bombe e farle esplodere, sapeva tutti i trucchi per una fuga rapida e silenziosa e sapeva anche cosa si doveva e non si doveva fare se la vittima andava eliminata materialmente.
Tuttavia, niente di tutto ciò era buono. Niente di tutto quello che sapeva fare avrebbe mai reso felice qualcuno.
Eppure, pensava, se qualcuno avesse mai attentato alla vita dei suoi amici, lui sarebbe stato pronto a proteggerli, ad uccidere per loro.
L’unica cosa che voleva più di ogni altra era di poter contare su ciò che sapeva fare bene per difendere coloro che gli erano cari.


**




- qui ci vuole una bella foto!! -

- foto?! -

- assolutamente no. -

- e perché?!!! -

Quella serie di commenti non propriamente entusiasti, spiazzò le intenzioni iniziali di LiYin che, in quel giorno di Novembre ormai inoltrato era particolarmente in vena di festeggiare.
Jessica e Yuri erano appoggiate, l’una sull’altra, esauste, dopo il compito di matematica durato ben tre ore. YunHo e JaeJoong, dopo essere tornati dalla lezione di educazione fisica, avevano fatto finta di non esistere per tutto il tempo mentre JunSu, che li aveva seguiti a ruota, se ne stava in disparte, come al solito.

- ragazzi che vi prende?! – li esortò la ragazza - domani è il primo di Dicembre!! -

- woow… - sospirò Jaejoong

- e cosa c’è di così grandioso? – domandò Jessica

- come cosa c’è?! Mancherebbero solo 24 giorni a natale! – sorrise allegra

- ohmiodioohmiodioohmiodio!!! – esclamò Yuri a quell’affermazione

- che ti prende Yuri Unnie? – domandò LiYin

- lasciala perdere… - sbottò Jessica – è solo un po’… -

- preoccupata per il compito di matematica… - concluse YunHo divertito

- tu non scherzare o ti arriva un pugno sul naso!!! – commentò Yuri in preda a una crisi di nervi

- mi sa che adesso le prendi! –sorrise allegro JaeJoong tirando una pacca sulla spalla all’amico

- Unnie vedrai che non ti è andato male! – sorrise LiYin cercando di tirarle su il morale

- tanto so già che avrò preso un altro cinque… - sospirò affranta

- se non dormissi durante le lezioni forse riusciresti a prenderla la sufficienza… - osservò Jessica

- non ci posso fare niente se la prof è noiosa… -

- allora che ne dite di una bella foto ricordo? – domandò ancora LiYin

- chiedi a JunSu! – disse YunHo indicando il ragazzo poco distante

- e-eh?! – balbettò quest’ultimo - che dovrei fare?! -

- dai , una foto sola!! – lo scongiurò la ragazza - siamo amici da una vita e non ne ho nemmeno una con te!! -

- ragazzi, ora che ci penso… - intervenne Yuri – LiYin ha ragione! -

- cioè? – domandò JaeJoong

- ci conosciamo tutti da anni e non abbiamo mai fatto una foto insieme! - spiegò

- … -

Tutti si guardarono, specialmente Jessica, JaeJoong e JunSu si lanciarono sguardi piuttosto perplessi. Tutti e tre si sentirono in una qualche maniera chiamati in causa.

- hanno ragione…io mi associo per la foto di gruppo! – sorrise YunHo

- allora, la fate con noi?? – domandò LiYin ancora più speranzosa, ora che aveva l’appoggio di metà gruppo

- …non…ne capisco molto il senso…ma va bene! – annuì JaeJoong

- per me nessun problema… - sorrise Jessica

Come al solito, era rimasto solo JunSu.
Tutti gli amici lo guardarono e ognuno che chiedeva anche solo con gli occhi, di fare quello sforzo. In particolare, Jessica, sembrava percepire che lui si trovava piuttosto in difficoltà in quel momento.

- …io…non so se…sia il caso… - sospirò infine abbassando lo sguardo

LiYin ci rimase evidentemente male.

- come no…? - chiese

- non..credo di… - continuò JunSu mortificato

- poche storie, adesso tu vieni qui!! – sbottò JaeJoong

- dai, si tratta solo di una foto… - sospirò Yuri

- cos’è? Hai paura di rovinarla? - scherzò YunHo

‘Si’ avrebbe voluto dire JunSu in quel momento, ma qualcosa gli impedì di parlare. In una foto la gente rideva, si divertiva. Lui, anche volendo, non ne era capace, non riusciva davvero a sorridere. E più si sforzava, più sembrava una felicità fasulla.
Guardò Jessica per qualche istante, lei, così dolce, con il solo sguardo lo stava incitando a fare quel piccolo passo. E i suoi occhi i posarono su LiYin, piccola, esile come la vedeva ogni giorno. Quei suoi occhi tristi…no, non voleva che le fosse triste. Lei era l’unica persona al mondo che non voleva rendere triste.
Pian piano, si avvicinò al gruppo, un po’ titubante.
E la vide sorridere. Il suo sorrise era la cosa che più gli piaceva di lei. Era la sua forza, e voleva vederlo sempre disegnato sulle sue labbra.
Jessica sorrise soddisfatta, portando Yuri più vicina a se, abbracciandola. LiYin aveva appoggiato la fotocamera sopra un termosifone dell’aula, pronta per l’autoscatto, per poi posizionarsi con velocità, accanto a Jessica.
JunSu, insieme agli altri ragazzi, si era messo dietro di loro. Avrebbe voluto starsene più in disparte possibile, ma sentì il braccio di JaeJoong cingergli le spalle amichevolmente. Lui, per qualche attimo lo guardò stupito da quel gesto, JaeJoong gli sorrise discretamente e distolse lo sguardo imbarazzato.
Oramai, mancavano pochi secondi e la foto sarebbe stata scattata.
E lui, cosa doveva fare? Sorridere? Era così complicato,così difficile.
Mancavano tre secondi…
Due…
Uno…
CLICK!
La foto fu scattata.

LiYin fu la prima a muoversi, dopo la foto

- waah!! Sono curiosa di vedere come è venuta! – saltellò prendendo la macchina

- io no…devo essere oscena… - sospirò Yuri

- adesso vado al computer e la stampo…ne volete una copia? – sorrise

- io si!! – esclamò YunHo

- …anche io! – lo seguì JaeJoong

- ok! Allora vado un attimo in sala insegnanti! -

E, sorridendo dalla contentezza si allontanò dal resto del gruppo per dirigersi nell’aula apposita, nei minuti che restavano prima della fine della ricreazione.
I cinque ragazzi la videro allontanarsi e quando fu sparita, JunSu, come un razzo si allontanò ancora dagli altri.

- la nostra prima foto insieme! – sorrise YunHo

- LiYin riesce sempre a persuadere le persone con la sua esuberanza! -sorrise Yuri contenta ed indicando JunSu poco distante

In quel momento, Jessica si era avvicinata al ragazzo, che sembrava terribilmente a disagio. Lei poteva capire benissimo come si era dovuto sentire.
Si guardarono per qualche attimo, durante il quale sembrava che JunSu avesse voluto rimproverarla. Lei gli sorrise e, avvicinandosi leggermente, gli sussurrò all’orecchio.

- so che è difficile… - disse

- … -

JunSu annuì discretamente

Jessica aveva perfettamente ragione: lui, che non conosceva la felicità ne la gioia di avere degli amici si era ritrovato in quella situazione assai imbarazzante. Lui, il Numero 02.
Colui che non avrebbe mai dovuto provare nessun sentimento tranne la devozione e il rispetto verso i suoi superiori e fratelli.
Lui, cresciuto come un Killer, che aveva vissuto la sua intera esistenza vedendo nella R.A.R la sua casa e l’unico scopo della sua vita.
Lui, che a differenza di Jessica e JaeJoong non aveva mai potuto assaporare uno stile di vita normale.
Lui, che era nato solo per uccidere.

**



Nello stesso momento, LiYIn stava finendo di stampare l’ultima foto, continuando a sorridere.
Una volta che la stampa fu finita e lei prese in mano le copie della medesima, nel guardare la prima, fu scossa da un leggero brivido che le percorse tutta la schiena.
Quella foto raffigurava sei persone felici. Sei amici. Ma uno di loro, nel suo sorriso, sembrava nascondere una tristezza, un’inquietudine che risultava visibile anche ad occhio nudo. Almeno, lei riusciva a scorgerlo.
Quel ragazzo sorrideva come tutti gli altri. Ma a differenza di loro, i suoi occhi celavano un velo di tristezza che chiedeva solo una cosa: aiuto.



**




- hai visto? – domandò Jessica soddisfatta

- no, fa vedere! – disse JaeJoong

La ragazza pose all’amico la foto, scattata quel giorno con gli amici.
Lui, nel prenderla e guardarla, fece qualche smorfia divertita, vedendo YunHo che con la mano aveva tentato invano di fargli le corda da dietro.

- se me le faceva, lo ammazzavo! - scherzò

- è bellissima, non trovi? -

- già! Finalmente abbiamo una foto con loro! -

- dobbiamo nasconderla però… - sospirò Jessica con un velo di tristezza

Se la R.A.R lo avesse scoperto, non solo sarebbero stati puniti, ma avrebbero messo in difficoltà anche JunSu e la sua posizione.
Dal canto suo, il ragazzo, che passeggiava a pochi metri da loro, sembrava niente affatto preoccupato che la cosa venisse scoperta.

- hei, JunSu vuoi vedere? – domandò la giovane rivolta a lui

- cosa? - chiese

- la foto! -

- ….no…non serve… - sbottò un po’ contrariato

- come vuoi… - sorrise ugualmente Jessica

- invece… - continuò il ragazzo - non è che possiamo fermarci un attimo? - domandò

- …qui ? -

Erano in prossimità di un grande parco, dove, una volta oltrepassato, si trovava la R.A.R

- si…devo parlare un po’ con Numero 10…se posso… - disse

- …con me? – domandò JaeJoong - …va bene… -

- vi aspetto più avanti allora… - esclamò Jessica allontanandosi e continuando a camminare

I due ragazzi, si fermarono accanto ad un grande salice piangente che ormai, era completamente freddo, senza foglie. Il vento soffiava abbastanza forte e il sole, a quell’ora era sparito, coperto dalle nubi invernali.
JaeJoong avrebbe voluto appoggiarsi all’albero, ma qualcosa lo fermò, probabilmente, la strana indecisione da parte del suo superiore.

- cosa vuoi dirmi? – chiese JaeJoong

JunSu probabilmente cercava le parole più adatte

- …come…va con Numero 03? – chiese quasi imbarazzato

- b-bene! – rispose il moro colto alla sprovvista - …perché? – aggiunse poi

- così… - si parò JunSu

Per qualche minuto nessuno dei due parlò. Il silenzio regnò sovrano e si sentiva solo l’ululare del vento che faceva muovere le fronde di ogni albero ed impediva alle persone di udire gli ultimi canti degli passerotti che si preparavano all’imminente inverno.
Jessica, poco lontano, li aspettava.

- …io… - ricominciò JunSu - ….io so di non andarti molto a genio… -

- … -

JaeJoong non ribatté. Lo stette ad ascoltare, un po’ incredulo a dirla tutta. Si limitò ad annuire un po’ discreto.

- …non lo nascondo… - sospirò infine

- …mi dispiace…che tu pensi questo… - disse JunSu – però vorrei che tu sapessi che non ho alcuna intenzione di intromettermi nel vostro rapporto… - disse indicando la ragazza

- …no….so che tu devi solo obbedire agli ordini…credo…che lo farei anche io… - rispose JaeJoong distrattamente – diciamo semplicemente che in tutti questi anni non ci siamo mai capiti appieno… -

- … -

- e forse, dovrei essere io a scusarmi… -

- …perché questo? – domandò JunSu anche più sorpreso del moro

- …perché non ti ho mai espresso la mia gratitudine…in fondo..è grazie a te se io e Jessica siamo felici insieme… -

- … lascia perdere… - sbottò JunSu

- … -

- …ciò che voglio dirti in realtà…è che il capo mi ha parlato… - spiegò JunSu

- …ah… - sospirò JaeJoong – e che ha detto? -

- potresti essere assegnato ad una missione futura.. -

- capisco… -

- vuole che tu in questi giorni ti alleni con la pistola il più possibile… -

- lo farò… - rispose il ragazzo con tono rispettoso, come se il loro capo fosse stato lì, presente

- …e poi… - continuò JunSu

JaeJoong rimase immobile per qualche secondo, prima di focalizzare bene il gesto di Numero 02.
il ragazzo infatti, gli aveva preso il volto con entrambe le mani ma in modo dolce, esile, quasi non volesse fargli alcun male. Senza dire nulla, lo baciò sulla fronte, lasciandolo esterrefatto, per poi, dargli un tiepido abbraccio fraterno.
JaeJoong non riusciva a capire il perché di quel gesto.

- …forse sarà azzardato…ma qualunque cosa accadrà, io ci sarò sempre per proteggere te…e lei… - sospirò rivolgendosi col pensiero anche a Jessica

- … -

- …rammenta questo… - continuò - …fratellino mio… -

JaeJoong non sapeva cosa rispondere o come comportarsi.
Numero 02 si era appena rivelato diverso da come lo aveva sempre conosciuto, con quell’umanità che credeva di non aver mai visto in lui.
Lo aveva chiamato fratello molte volte, e probabilmente lo pensava davvero. Non chiamava nessun’altro in quel modo a parte Jessica.
E per lui, JunSu cos’era? Un fratello? Un amico? Un alleato?
Ancora non lo sapeva.
 
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*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 20/8/2009, 17:33




SIIIIIIIIIIIIIIII *____________* TI VOGLIO BENE KIKYA *_* proprio in temp *_*" così parto per la Francia avendo già letto il tuo nuovo capitolo *strafelice* *_* <- mi hai fatto felice *_* ora leggo *_*" e poi lo metto nel cellulare così me lo porto viaashdiaso +_+
penso di sapere perchè verrà ucciso YunHo T_T
dopo edito <3<3<3
CITAZIONE
- JJ…non…è affatto divertente!!! -

- …pppffft…n-no… -

- s-se ridi ancora ti ammazzo!!! -

- non…sto..ridendo…ppffftt…. -

YunHo assunse un espressione parecchio scocciata dalla pronta risata dell’amico. Entrambi, con il resto della classe erano andati in spogliatoio per cambiarsi, in vista della lezione di educazione fisica che avrebbero fatto, per l’ultima volta, all’aperto, almeno finché il tempo teneva duro.

- Yu…Yuri…lo s-sa? – domandò JaeJoong che a stento tratteneva le risate

- c-certo che no!! Ti pare?! mi prenderebbe in giro, fidati!! -

- e perché, io che sto facendo?! – si auto indicò il moro

- si, ma a te posso picchiarti… - sbottò il ragazzo

eh? O_O"
CITAZIONE
- guarda che faccio Hip Hop non danza classica!!! – lo corresse offeso

bravo Yunho *____*
JJ non prenderlo in giro +.+

CITAZIONE
Così, posizionandosi al centro della piccola stanza, YunHo iniziò a ballare roteando su se stesso. Iniziò a muoversi piano, poi sempre più velocemente, acquistando una sicurezza sempre maggiore nei suoi passi. S’incurvò con talmente tanta maestria che si sorprese di se stesso e in un attimo, le sue gambe si librarono in aria, con un’acrobazia degna di un professionista. Dopo di quella ne seguirono altre, con maggiore slancio ed energia che gli sembrava di toccare il cielo con i piedi.
Poi, ad un tratto, senza rendersene nemmeno conto, si ritrovò inginocchiato per terra, ad ‘esibizione’ conclusa, sentendo i battiti del proprio cuore come impazziti dopo quell’esplosione di forza e allo stesso tempo di grazia che aveva saputo dimostrare in quei pochi attimi di danza.

*_____* whaa *clap clap*
CITAZIONE
- …sposami. – esclamò JaeJoong senza batter ciglio

XDDDDDDDDDDD *decede*
CITAZIONE
i. Un passo che forse lui non avrebbe mai potuto fare per Jessica.

T_T

CITAZIONE
- …ho anche un amico che non mi tradirebbe mai…e che mi proteggerebbe sempre… - concluse dolcemente

waaaa T____________T piango!!! me lo sento!|!!
CITAZIONE
Lui sapeva sparare con ogni tipo di pistola, sapeva innescare bombe e farle esplodere, sapeva tutti i trucchi per una fuga rapida e silenziosa e sapeva anche cosa si doveva e non si doveva fare se la vittima andava eliminata materialmente.

mi fa paura 'sta descrizione T_T
CITAZIONE
- tu non scherzare o ti arriva un pugno sul naso!!! – commentò Yuri in preda a una crisi di nervi

Yuri violenta XD
CITAZIONE
allora che ne dite di una bella foto ricordo? – domandò ancora LiYin

- chiedi a JunSu! – disse YunHo indicando il ragazzo poco distante

- e-eh?! – balbettò quest’ultimo - che dovrei fare?! -

- dai , una foto sola!! – lo scongiurò la ragazza - siamo amici da una vita e non ne ho nemmeno una con te!! -

- ragazzi, ora che ci penso… - intervenne Yuri – LiYin ha ragione! -

- cioè? – domandò JaeJoong

- ci conosciamo tutti da anni e non abbiamo mai fatto una foto insieme! - spiegò

infatti O_O
fatevi una foto mica morite °_°"

CITAZIONE
‘Si’ avrebbe voluto dire JunSu in quel momento, ma qualcosa gli impedì di parlare. In una foto la gente rideva, si divertiva. Lui, anche volendo, non ne era capace, non riusciva davvero a sorridere. E più si sforzava, più sembrava una felicità fasulla.

T______T poveretto T_______T
CITAZIONE
- LiYin riesce sempre a persuadere le persone con la sua esuberanza! -sorrise Yuri contenta ed indicando JunSu poco distante

eheh ù_ù"
CITAZIONE
Lui, che era nato solo per uccidere.

non è vero T_T
CITAZIONE
Quel ragazzo sorrideva come tutti gli altri. Ma a differenza di loro, i suoi occhi celavano un velo di tristezza che chiedeva solo una cosa: aiuto.

JunSu?
çAç
CITAZIONE
Lui, nel prenderla e guardarla, fece qualche smorfia divertita, vedendo YunHo che con la mano aveva tentato invano di fargli le corda da dietro.

povero JJ XD
CITAZIONE
JaeJoong rimase immobile per qualche secondo, prima di focalizzare bene il gesto di Numero 02.
il ragazzo infatti, gli aveva preso il volto con entrambe le mani ma in modo dolce, esile, quasi non volesse fargli alcun male

lo bacia mica in bocca O___O
CITAZIONE
Senza dire nulla, lo baciò sulla fronte, lasciandolo esterrefatto, per poi, dargli un tiepido abbraccio fraterno.

XDDDDDD
CITAZIONE
- …rammenta questo… - continuò - …fratellino mio… -

caro <3<3<3<3

Edited by *MaryChan* - 20/8/2009, 18:50
 
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CAT_IMG Posted on 20/8/2009, 17:36
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XDXD ma prego cara *___*
 
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*MaryChan*
CAT_IMG Posted on 20/8/2009, 17:50




è tutto nel mio post precendente *_*"
 
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Miharu12
CAT_IMG Posted on 20/8/2009, 18:21




cos'è questo?? un chappy *_*

CITAZIONE
Fu così che, sempre con un sorriso alquanto soddisfatto, incise un cerchio rosso sangue su quel nome, per poi rimettere il tutto dentro il cassetto.

menomale che era una ragazza gentile e carina O_O

CITAZIONE
- s-se ridi ancora ti ammazzo!!! -

- non…sto..ridendo…ppffftt…. -

noooooo tranquillo XD

CITAZIONE
- e il tutù come te lo metti? – scherzò JaeJoong

- guarda che faccio Hip Hop non danza classica!!! – lo corresse offeso

+muore+ XDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAH ma povero però!!
CITAZIONE
Poi, ad un tratto, senza rendersene nemmeno conto, si ritrovò inginocchiato per terra, ad ‘esibizione’ conclusa, sentendo i battiti del proprio cuore come impazziti dopo quell’esplosione di forza e allo stesso tempo di grazia che aveva saputo dimostrare in quei pochi attimi di danza.

*ççççççççççççççç*

CITAZIONE
- …sposami. – esclamò JaeJoong senza batter ciglio

+muore+ XDDDDDDDD aspettavamo solo questooooo hahaha
CITAZIONE
- se tu fossi una ragazza ti direi che non posso, sono già impegnato! – sorrise YunHo

*______________* che tenerooooooooooo

CITAZIONE
- …ho anche un amico che non mi tradirebbe mai…e che mi proteggerebbe sempre… - concluse dolcemente

ti sto odiando sappilo çOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOç uffiiiiii

CITAZIONE
Lei era l’unica persona al mondo che non voleva rendere triste.
Pian piano, si avvicinò al gruppo, un po’ titubante.
E la vide sorridere. Il suo sorrise era la cosa che più gli piaceva di lei. Era la sua forza, e voleva vederlo sempre disegnato sulle sue labbra.

cicciolooooo luiiiiiii *___* e freezer si sta sciogliendoooooo XDDD

oddio..che finale mhhhh come dire..strano??
junsu O___O mi fa paura...
tu..mi lasci senza parole XDDD sto finale mi ha stravolto
non so che dire XDD
e cmq grazie per il regalo di yunho che balla *ççççç*
quelle si che sono le cose belle dellas vita XDD e questo pizzico di yunjae XDD
hahaha mitici!!!
ecco e dopo questo minicommento per colpa tua me ne vo ad insultarti su msn se e quando torni!!! <333
ai lov iu so mach!!!
<3333333333
 
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CAT_IMG Posted on 12/10/2009, 16:27
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~ 08 - La Razza Peggiore ~






5 Dicembre
- 27 giorni alla sentenza finale.






BANG

Un colpo secco, preciso e quasi silenzioso, venne sparato da quella pistola e andò a colpire proprio la fronte di quel manichino di cartone, utilizzato per le esercitazioni singole.
Il pupazzo, sembrò cadere all’indietro a causa della pressione, ma poi, si raddrizzò quasi subito.
Ne venne sparato un altro, e andò a centrare praticamente lo stesso punto del primo colpo.
Sembrava perfetto, ma non era ancora abbastanza.

- ….sono le sette ormai…andiamo a cenare? - chiese Jessica all’improvviso

Era seduta su una sedia, poco distante dal tiratore, a guardare quell’allenamento fuori orario, un po’ assonnata a dire il vero: era da quattro ore che lui continuava ad allenarsi senza riposare.

- solo un altro po’… - sospirò JaeJoong annuendo con la testa, distrattamente

- è da tre ore che non metti giù la pistola…hai fracassato per bene quel povero manichino innocente… - ridacchiò la ragazza giocando con una ciocca dei propri capelli

Lo continuò a guardare interessata e partecipe tutto ad un tratto. Non lo aveva mai visto così voglioso di allenarsi e probabilmente questo suo comportamento era stato spinto da JunSu.
Tuttavia, Jessica oltre all’intuito, aveva anche un buon occhio e si accorse che le mani del ragazzo, tenendo stretta la pistola, stavano tremando lievemente.

- ..JJ… - disse

- mh? -

- sei stanco… - sbottò un po’ secca – hai le mani che ti tremano…faresti meglio a fermarti davvero!! -

- sciocchezze!! – esclamò il ragazzo

- non ci sei abituato! Non puoi fare ogni volta di testa tua, stupido!! – lo rimproverò la ragazza

- … -

JaeJoong la guardò davvero seccato, ma come al solito, sapeva che l’aveva vinta lei.
Rimise lentamente la pistola nel suo taschino, imbronciato.
Jessica aveva ragione. Si sentiva davvero stanco.

- dia su! Andiamo a mangiare prima che comincino a pensare chissà cosa… - lo incitò la giovane

- va bene… - sorrise lui lievemente


**



- allora, come procede la situazione? -

Alla domanda del loro capo, ogni agente si diede subito da fare, di fronte ai grandi computer, mettendosi a lavorare all’impazzata, senza batter ciglio.
Poco lontano vi era un grande tavolo, dove vi erano seduti i membri più importanti dell’organizzazione e al centro, vi era il capo, che continuava indisturbato ad osservare alcune carte.
JunSu, seduto a fianco del capo e di Numero 01, nascose un leggero sbadiglio, che però venne intercettato dall’altro Agente, che sogghignò piuttosto contrariato.

- stanco, 02? – chiese ironico – o trovi semplicemente noiosa la riunione’ -

JunSu lo squadrò malamente

- nessuna delle due ipotesi Numero 01 – sorrise - l’unica cosa che trovo noiosa è la tua parlantina senza senso! – concluse

- … -

- figli, evitate di discutere… - sospirò il capo interrompendoli

i due si ricomposero quasi subito.

- Numero 01, è andata bene la missione? - chiese l’uomo

- si capo, nessun problema… -

- e tu, 02? – chiese poi – tutto bene a scuola? -

JunSu non si aspettava certo una domanda del genere e ne rimase un tantino colpito. Poi, discretamente, annuì.

- si signore… -

- Numeri 03 e 10? -

- niente da segnalare… - si limitò a dire piuttosto vagamente

In realtà, il loro comportamento era cambiato nell’ultimo periodo. Specialmente quello di Jessica. A dirla tutta però, chi stava cambiando in modo radicale, era lui.

- capo, posso parlare? -

Una ragazza, molto carina, si alzò leggermente dalla propria postazione. Aveva in mano un foglio stampato da poco al computer.
L’uomo la guardò sorpreso e interruppe la sua discussione con JunSu.

- certo, Numero 18… -

Lei s’inchinò leggermente

- oggi al lavoro c’è stato un problema… - spiegò

- problema? -

- due clienti non hanno pagato la somma che devono alla società…rischiamo gravi perdite! – disse calma

- oh…altri scocciatori…. – sbottò Numero 01

- sono due? - domandò il capo un po’ perplesso

- si signore….un imprenditore di poco conto e….un normalissimo fabbricante di occhiali… - spiegò

- questo si che è un problema… - sospirò JunSu poggiando la mano stanca sulla tempia – che motivazioni avrebbero per non pagare? -

- …uhm… - rispose la ragazza – uno è semplicemente in ritardo…l’altro è già la seconda volta che rinvia…i soldi servirebbero per l’università del figlio… -

- … -

Il capo scosse la testa, cose esausto dal troppo lavoro. Anche se in realtà, era serpe rimasto seduto su quella poltrona in pelle, a dare indicazioni e ordini.

- non possiamo occuparci di entrambi… - sbottò JunSu seccato – due omicidi sarebbero troppi anche per noi! -

- abbiamo una copertura perfetta…non dubiteranno… - lo interruppe Numero 01

- è sempre meglio non rischiare! -

- figli…basta semplicemente estirpare il problema…dalla sua causa… - li fermò il capo come in trans

- mh? -

- Numero 18! – ordinò – chi è quello che non ha pagato per due volte? -

- il fabbricante, capo – rispose la ragazza

- allora, ci occuperemo di lui in primis…riguardo l’imprenditore, voglio che sia tenuto d’occhio costantemente…per evitare che faccia troppi danni… -

- si signore… - esclamò Numero 18 prendendo nota
- capo cosa intende fare col fabbricante? – chiese poi Numero 01

- … -

Ci pensò su prima di rispondere.

- …lui ha un figlio no? Se si elimina la causa per cui non può darci il denaro…beh, credo proprio che non gli servirà più! -

Avevano tutti capito perfettamente ciò che aveva voluto dire.
Ci fu qualche risatina generale, seguita da un piccolo cenno di consenso. L’idea era geniale, come sempre e in quel modo, nessuno avrebbe mai dubitato ci loro.
Mentre tutti bisbigliavano i propri complimenti per la brillante deduzione, JunSu parve diventare pensieroso tutto d’un tratto.

- …posso sapere di chi si tratta? – domandò JunSu un po’ preoccupato

Un fabbricante di occhiali. Perché questo gli ricordava in maniera così nitida qualcosa?

- ti scannerizzo i dati sul computer, Numero 02 – disse Numero 18

E così facendo, in pochi attimi, nel computer di JunSu apparvero una serie di dati anagrafici e non, sul fabbricante di occhiali.
Lui li lesse attentamente, senza mostrare particolare interesse. Finché non notò le parentele con cui l’uomo aveva a che fare.
Cugini, nipoti, parenti, stretti…sapevano tutto su quell’uomo, così come per ogni altro cliente.
Solo che, quando lesse il nome del figlio, l’ unico che aveva tra l’altro, gli venne un nodo terribile allo stomaco e dovette rileggere almeno tre volte per esserne sicuro.
Il capo non lo notò ma impallidì a vista d’occhio.

- …m-ma questo… - balbettò

- qualche problema Numero 02? – chiese ironico 01 al suo fianco

- … -

- conosci qualcuno per caso? – sbottò allegro

- … -

JunSu cercò di nascondere il proprio turbamento
si alzò un po’ ansimante dalla propria postazione.

- no…e anche se conoscessi questo ‘qualcuno’ non me ne importerebbe nulla… - rispose infine cercando di essere più ironico e serio possibile

- dove vai, figlio? – chiese il capo

- …non mi sento bene …continuate senza di me… -

Infine, inchinandosi rispettosamente, spense il proprio computer e si diresse verso l’uscita della cosiddetta ‘sala congressi’ del grande palazzo della R.A.R, sotto lo sguardo vigile e divertito di Numero 01.




**






6 Dicembre
- 26 giorni alla sentenza finale.





- sica!!! La vuoi sapere la novità??? -

Yuri era tutta felice e pimpante quella mattina. Il sole pallido che a malapena illuminava, non aveva scalfito la spensieratezza, tipicamente sua.
Quando aveva visto in lontananza la sua migliore amica, accompagnata da JaeJoong, era corsa in fretta e furia verso di loro, spaventandoli entrambi esaltando letteralmente addosso a Jessica.

- q-quale? – domandò quest’ultima spaventata

- eheheh! YunHo mi ha regalato un vestito!!! – disse al settimo cielo

- un vestito? -

- ma che razza di regalo è??!! – rise JaeJoong

- è bellissimo! Blu scuro, lungo e da sera!! – spiegò – non vedo l’ora di indossarlo!! -

- non lo metterai per venire a scuola spero! – sorrise Jessica

- certo che no!! – sbottò la giovane

- conoscendo i gusti di YunHo sarà un obbrobrio… - scherzò il moro

- spiritoso!! Invece è favoloso!!! -

- come mai te l’ha regalato?? –chiese Jessica

- boh, semplicemente un regalo!! – spiegò Yuri

Jessica le sorrise dolcemente mentre continuava a spiegarle come era fatto l’abito. Guardò per qualche istante il proprio ragazzo, che non la smetteva di scherzare su YunHo, stuzzicando l’amica con battutine ironiche. Si sentiva bene quella mattina, era da un bel po’ che non faceva più incubi su sua madre o su chiunque avesse ucciso. Le capitava spesso di sognare l’esatto momento in cui sparava verso donne, uomini e addirittura giovani. Ricordava distintamente ogni volto, ogni espressione terrorizzata di ognuna delle sue vittime che, in un qualche modo, sembravano maledirla, magari augurandole una morte altrettanto crudele.

- ecco JunSu e LiYin!! – esclamò all’improvviso Yuri

- e-eh? –balbettò Jaejoong sorpreso

La ragazza indicò l’ingresso della scuola, laddove si stavano dirigendo tutti gli studenti come loro. Erano leggermente in anticipo quel giorno.
JunSu e LiYin stavano probabilmente discutendo sui nuovi orari scolastici.

- …che ne pensi Oppa? – chiese la ragazza con fare tremendamente gentile

- …mah…per me sono ok…forse sposterei le due ore di educazione fisica di questa classe… - esclamò JunSu leggendoli uno per uno

Sembrava particolarmente poco in vena.

- …tu dici? -

- si..penso che andrebbe bene… -

- toh guarda! Ci sono gli altri! – esclamò LiYin

JunSu si voltò e salutò, anche se non con molto entusiasmo, i tre amici che si stavano avvicinando a loro.
Li salutò piuttosto distrattamente come non avesse voluto dare importanza alla cosa, come, in un certo senso, se non avesse voluto nemmeno voglia di vederli.

- finalmente siete arrivati! – sorrise LiYIn – ce ne avete messo! –

- beh sai, non è che moriamo dalla voglia di andare a scuola, noi esseri normali! – scherzò Yuri

- oggi quella di filosofia interroga… - osservò Jessica

- ecco appunto… - sbottò l’amica deprimendosi all’improvviso

- posso capire Yuri, ma tu Sica? sei preoccupata? – domandò JaeJoong curioso

- naaah… -

- e ti credo!! Prende sempre dieci! - sbottò Yuri

- io non dormo in classe…. -

JunSu, tra una chiacchiera e l’altra, aveva notato che mancava YunHo all’appello e, segretamente, si chiedeva dove fosse e se fosse rimasto a casa per qualche particolare motivo.
JaeJoong forse ne sapeva qualcosa, essendo il suo migliore amico. Provò a cercare il suo sguardo per domandaglielo, ma quest’ultimo era troppo impegnato a prendersi gioco di Yuri.

- AAAAAAAAAAAMOOOOOOOREEE!!! -

All’improvviso, qualcuno urlò, distruggendo i timpani del povero JaeJoong, che si sentì subito, letteralmente ‘appeso’ da due braccia che in mezzo secondo gli avevano cinto il collo decisamente forte e sbaciucchiandolo sulle guancie.

- MI SEI MANCATOOOOO!!! -

- m-ma che..?! – balbettò il malcapitato

Era YunHo, pimpante quanto Yuri quella mattina.

- Y-YunHo!!! Lasciamiii!!! –esclamò JaeJoong cercando di toglierselo di dosso

- dillo che hai preso paura!! – sorrise il ragazzo

- paura no…ma mi hai fracassato i timpani con la tua urlata, questo si!!! -

- è comunque qualcosa… - sbottò soddisfatto ugualmente

- oh ma guarda un po’ chi è arrivato… - sbottò Yuri osservando la scena

Sembrava arrabbiata, ma tutti sapevano, incluso YunHo che lo faceva apposta per stare al gioco del proprio ragazzo.

- oh gemma della mia vita!! – recitò YunHo quasi a memoria, facendole gli occhi dolci

- tsk! – sbottò lei

- ecco, vai dalla tua fidanzata, brutto infame!! Che la mia si sta adirando!! – lo sgridò JaeJoong lanciando un occhiata ad una Jessica un po’ irritata

- per me potete fare quello che volete voi due… - esclamò ironica

- mi tradisci così!?? – si disperò il moro

- quanta allegria stamattina! – notò LiYin contemplando la scena, ridendo

- un giorno YunHo dovrà scegliere se stare con me o con JaeJoong – esclamò Yuri

- posso stare con tutti e due??? -

- scordatelo!!! -

- …ma il mio parere conta o nooo??? - domandò JaeJoong con fare a dir poco disperato dalla situazione equivoca

- penso che ora sarebbe il caso di finirla con queste pagliacciate… -

Tutti smisero di scherzare. I due ragazzi si fermarono e Jessica alzò lo sguardo, rivolta verso JunSu, che aveva appena parlato.
Anche LiYin, che fino a poco prima sorrideva beatamente, adesso era un po’ perplessa e continuava a guardar l’amico con una certa preoccupazione.
JunSu dal canto suo, si sentiva scoppiare di rabbia in quel momento.

- la campanella sta per suonare, è ora che andiamo in classe!! – sbottò serio

- … -

- …JunSu ma che ti prende? – domandò Jessica apprensiva

- oppa…? - chiese LiYin con la sola forza dei suoi occhi

- … -

Si sentiva tremendamente chiamato in causa ora. Aveva tutti i loro sguardi puntati addosso e non capivano. Nemmeno lui, in realtà, capiva il perché di quel suo atteggiamento improvvisamente egoista e cattivo nei loro confronti.
Aveva visto YunHo e JaeJoong ridere e scherzare come due eri amici. E una morsa lo aveva attanagliato, ferendolo.
E non perché era egoista.
Non perché sapeva che non avrebbe mai avuto un rapporto così con nessuno di loro.
Ma più semplicemente perche quelle risa sincere di YunHo, lo avevano fatto sentire male a tal punto.

- ….muovetevi….vi aspetto in classe… - si limitò a dire senza guardare nessuno negli occhi e dirigendosi dentro l’edificio.



**





- ehi… -

- … -

- ..posso parlarti? -

JunSu evitò lo sguardo di YunHo, ma il suo compagno di classe continuava a girargli intorno con l’intento di parlargli.
Era arrivata la ricreazione e tutti gli studenti erano corsi fuori in giardino. JaeJoong aveva chiesto a YunHo di parlare con JunSu perché lui non voleva averne niente a che fare e così, il ragazzo si era ritrovato faccia a faccia con lui, un po’ arrabbiato da quella ‘intrusione’ imprevista, a dire il vero.

- se è una cosa veloce si… - sbottò seccato e posando il libro di matematica

YunHo fece un sorrisino compiaciuto. Prese una sedia dal banco davanti e la voltò, sedendosi proprio di fronte all’amico, che continuava a fissare altrove.

- si può sapere che hai oggi? -

Ecco cosa odiava di YunHo. La sua innata capacità di arrivare al sodo subito e senza mezzi termini.

- niente – esclamò secco - ma a te non deve importare! -

- a me forse no…ma gli altri sono preoccupati…LiYin è venuta per chiedermi cosa avessi… -

- … - in un primo momento sembrò ribattere, ma poi ci ripensò e disse solo – e tu che gli hai detto? -

- dimmelo tu! - rispose YunHo facendosi serio

- … -

Più lo guardava, e più voleva evitarlo.

- devo ripetercelo?! Non ho niente… -

Odiava che gli si facessero gli interrogatori. E odiava ancora di più il fatto che in quel momento fosse proprio YunHo a farglielo.
Un insulso ragazzino che avrebbe potuto annientare anche ad occhi chiusi. Non era la prima volta che gli veniva da odiare YunHo.
Aveva ogni cosa, una ragazza che lo amava, degli amici e soprattutto, era il migliore amico di JaeJoong.
Un ruolo che aveva da sempre voluto avere lui ma che inevitabilmente aveva perduto a causa del suo carattere e della sua posizione.
A volte gli era pure saltato in mente di ucciderlo, perché la smettesse di dagli fastidio.
Ma poi, nonostante l’impulso omicida, si immaginava il volto triste e sconsolato di Yuri e così, finiva per lasciar perdere.

- te la sei presa oggi! – spiegò il ragazzo - si scherzava, non vedo cosa ci sia di male… -

- …sono affari miei…tornatene dai tuoi amici… - sbottò infine

- guarda che sono anche i tuoi! – osservò YunHo

- io non ho amici, chiaro?! -

JunSu non si era reso conto di essersi alzato in piedi, in preda all’ira.
YunHo, del tutto tranquillo, lo guardava mentre con lo sguardo di chi avrebbe voluto uccidere qualcuno imprecava a bassa voce, cercando qualcosa di sensato da dire.
Il moro alzò gli avambracci in segno di perdono e scosse la testa.

- ok ok…tu non hai amici… - esclamò – e LiYin cos’è? -

- …ti piace provocarmi? – chiese JunSu

- no ma….io penso che lei ti consideri un amico… -

- …. -

- e anche Jessica, JaeJoong, Yuri…. - continuò calmo

- … -

- e anche io… - sorrise infine

- … -

E all’improvviso. Cos’era quel volto stranamente sereno che vedeva in YunHo? Cos’era quell’aura calda, quel torpore che sembrava averlo colto? JunSu lo guardò per la prima volta fisso negli occhi, incredulo e allo stesso tempo impaurito da tanta sincerità.
Perché con lui, Yuri e LiYin non riusciva ad essere se stesso? Nemmeno una volta ci era riuscito. riuscivano sempre a trovare il lato più vulnerabile di se stesso.

- …cos’è? Una dichiarazione d’amore? – domandò infine un po’ scettico

- interpretala come vuoi! – sorrise YunHo

- … -

- … -

- ….grazie…per l’interessamento… -

JunSu aveva preso fiato prima di esclamare quelle parole.
Per lui erano state pesanti da dover dire ma adesso che ci era riuscito si sentiva già un po’ meglio e più sicuro.
La faccia di YunHo divenne buffa tutto d’un tratto e sorrise, questa volta, soddisfatto.
E proprio in quell’istante, la campanella aveva suonato, segnando il re inizio delle lezioni.
YunHo si alzò dalla sedia e la rimise al posto giusto, tirando poi una pacca sulla spalla di JunSu.

- guarda che se vuoi parlare…ci siamo… - sorrise

- … -

Il giovane ci pensò su e YunHo capì al volo.

- …perché…c’è qualcosa che ti preoccupa, dico bene? - chiese

- … -

E mentre gli altri alunni cominciavano a rientrare, JunSu per la prima volta era in bilico fra l’essere sincero e mentire spudoratamente come aveva finora sempre fatto.
C’era quel pensiero, che occupava costantemente la sua mente dal giorno prima e che non voleva decidersi di andare via.
YunHo era lì per ascoltarlo e lui, forse avrebbe dovuto accettare e parlargli. Forse sarebbe servito a qualcosa!
Forse, avrebbe potuto cambiare le cose in meglio.
E quegli occhi, gli sembravano così vivi, che era completamente paralizzato.

Ma proprio non poteva.

- …una cosa ci sarebbe… - disse

- cioè? -

- … -

No. Le cose non sarebbero mai potute cambiare.

- …in questi giorni…sta con Yuri…falla divertire…state insieme… -

YunHo lo guardò strano

- …mh?- poi sorrise lievemente preoccupato – perché ti interessa tanto? -

- tu fallo e basta! – tagliò corto – intesi? -

- …o-ok! - rispose un po’ titubante – ma non serviva che me lo dicessi! -

Poi gli sorrise e tornò a sedersi al suo posto.
JunSu dapprima continuò a fissarlo e poi, all’entrata di JaeJoong e del professore, tornò ai suoi libri, pensieroso.
Si malediva.
Non era stato come voleva, e lo sapeva. Eppure, non c’era nulla che potesse fare per cambiare le cose.
L’unica cosa che poteva fare, l’aveva appena fatta.


**




- una convocazione? -

JaeJoong, quando apprese quella notizia, per poco non cadde dalle nuvole. Persino Jessica parve sorpresa quando Numero 02, in altre parole, JunSu, era venuto apposta per informare entrambi.
Dopo la scuola, erano andati a farsi un giro mentre Numero 02 era tornato alla R.A.R, piuttosto giù di morale. Aveva detto ai due che andava tutto bene e gli aveva chiesto scusa per l’accaduto di quella mattina.
In seguito, li aveva fatti richiamare immediatamente alla base, senza nemmeno che fosse passata un ora dal loro ultimo incontro.

- già…io e voi due….adesso, dal capo! – spiegò senza troppi mezzi termini

JaeJoong sembrava perplesso. Da quando convocavano anche lui insieme a Numero 02 e 03?

- e…per cosa esattamente? - domandò poi

- …una nuova missione…piuttosto importante! – esclamò JunSu

Un'altra? – disse Jessica – ma l’ultima che abbiamo eseguito risale… -

- è così e basta! Non chiedetemi nulla, ne so quanto voi… - sbottò JunSu un po’ stressato, percorrendo quel vasto corridoio che li stava conducendo alla sala congressi.

Il suo passo era piuttosto veloce e non sembrava nemmeno respirare. I due agenti non riuscivano a nascondere la loro preoccupazione, soprattutto per il fatto che Numero 02 non aveva voluto dire loro nulla. Aveva detto i saperne quanto loro, ma la verità era che non gli credevano nemmeno un po’. L’aveva detto con un tono così ‘finto’ che anche la più stupida delle persone non gli avrebbe mai creduto.
Quando JunSu si fermò, entrambi fecero altrettanto, quando la porta automatica si spalancò davanti ai loro occhi. Jessica ci era abituata ma per JaeJoong era tutto nuovo. Fino ad allora si era sempre limitato a ricevere ordini dai subordinati e mai dal capo in persona. E inoltre, si era sempre trattato di sciocchezze, per così dire.
La sala Congressi era molto ampia, illuminata da enormi lampadari appesi all’altissimo soffitto. Non c’era nulla, solo due tavoli giganteschi. Il più grande era quello del capo.
L’altro aveva circa cinquanta posti a sedere e ognuno aveva il proprio computer. Un maxischermo era collocato in fondo alla stanza.

- benvenuti! – sorrise il capo una volta che furono entrati

Con lui, c’era anche Numero 01

- buona sera capo! – s’inchinò JunSu

Jessica e JaeJoong lo imitarono alla perfezione

- penso che sappiate il motivo per cui siete qui, figli! -

Tutti e tre annuirono, ma con poca convinzione

- c’è una nuova missione! - intervenne Numero 01

- di che si tratta? – chiese Jessica

- vi comunicherò i dettagli più tardi…ora…il capo vi ha mandati tutti qui per un motivo molto semplice… - spiegò

JunSu vide sorridere leggermente il capo, a pochi passi da Numero 01

- …questa missione verrà effettuata da uno di voi tre! - continuò

JunSu divenne perplesso. Jessica lanciò un’occhiata nervosa a JaeJoong, che lo era altrettanto ,anche se, da un certo punto di vista, poteva dire di essere tranquillo. Non sarebbe mai potuto toccare a lui un ‘onore’ simile.
Poi, il capo si fece avanti, verso di loro. Rimasero immobili, col cuore in gola, in particolare JunSu, che non riusciva proprio a nascondere la propria preoccupazione.

- … -

- … -

- …Numero 10…vieni avanti… -

JaeJoong credette di non aver sentito bene. Alzò violentemente lo sguardo verso il proprio capo, che con la mano, gli chiedeva di farsi avanti.
Jessica sembrò attonita e spaventata allo stesso tempo, indecisa se intervenire oppure no.
JunSu. Beh, lui era praticamente senza parole.

- ..e-eh ?! - balbettò JaeJoong - …i-io? -

Il capo continuava a sorridere

- non avere timore Numero 10… - disse lievemente

- … -

Il ragazzo avanzò di qualche passo e, in pochi attimi si trovò faccia a faccia con l’uomo. Non riusciva a guardarlo in faccia per più di tre secondi.
- m-mi scu-si…m-ma io… -cominciò a dire agitato

- ho scelto te, figlio..perchè credo che sia ora di darti una chance… - spiegò il capo - …vero numero 03? -

La ragazza, chiamata in causa, annuì nervosamente.
Non era proprio possibile. Il suo JaeJoong, così dolce e gentile, stava per diventare un Killer come lei?

- i-io… - balbettò JaeJoong

- NO!! -

All’improvviso, intervenne JunSu facendosi avanti.
Il capo e Numero 01 vi rimasero sorpresi. Numero 02 tremava di rabbia e aveva i pugni serrati.

-che succede Numero 02? – chiese l’uomo

- non lui, mi rifiuto!! – sbottò – Numero 10 non è adatto ad una missione del genere! –

JaeJoong lo guardava con un misto di amarezza e stupore

- e’ un agente in gamba, 02…saprà mantenere alto il nome della società… -

- NO! PER FAVORE, MANDATE ME! – urlò deciso

- …J-JunSu…? – sussurrò Jessica a bassa voce

- mandate me! Io farò un lavoro migliore di Numero 10!! – esclamò JunSu tremante

- …Numero 02…questa è la mia volontà.. – spiegò il capo - andrà tuo fratello… -

- ma… -

- Numero 02! Basta così! -sbottò arrabbiandosi

- … -

JunSu si fermò di colpo. Il capo aveva un volto serio e incuteva un certo timore. Si sentiva esplodere e tremava come una foglia scossa dalla tempesta.
No, questo era davvero troppo per lui.

- m—MALEDIZIONE!! - urlò

E senza dire una parola, senza inchinarsi al cospetto dei suoi superiori, si voltò a sguardo basso e corse verso l’uscita della sala, arrabbiato, deluso, sconfitto.
E triste.


**



- chi ti credi di essere eh?! -

JunSu si bloccò a metà corridoio, senza voltarsi verso i compagni che lo avevano seguito fuori dalla Sala Congressi, dopo il congedo del capo.
JaeJoong lo stava fissando con puro odio negli occhi.

- Numero 10 calmati.. – ordinò Jessica cercando di essere autoritaria il più possibile

- pensi che non lo sappia fare il mio lavoro?! Pensi di essere meglio di me solo per il grado che porti?! - urlò il moro accecato di rabbia

JunSu non si mosse.

- chiudi quella bocca… - sbottò senza voltarsi

- che ti è preso eh?! Ora vuoi pure soffiare le missioni agli altri?! Sei geloso?! -

- NON CAPISCI UN ACCIDENTE!! – urlò a sua volta JunSu esasperato

- … -

In quell’attimo, smise di tremare e JaeJoong rimase immobile sul posto, continuando a non capire

- non capisci!! Così non va bene!! –

- c-che vuoi dire?! – chiese

- VOGLIO DIRE…che se tu fossi intelligente andresti dal capo e gli diresti che rinunci!! – spiegò urlando

- COME SAREBBE?! -

- calmati.. . – gli diceva Jessica - JunSu…è solo una missione…perché fai così? – chiese poi

- NON E’ COSI’!!! – sbottò il ragazzo – sarà molto peggio questa volta!! -

- … -

- Numero 10 tu…tu quando premerai quel grilletto diventerai il killer della razza peggiore che possa esistere!! – spiegò – e quando ti accorgerai di chi avrai davanti sarà troppo tardi!! -

- …m-ma che stai dicendo?! Che vuol dire?! – chiese il ragazzo confuso

- … -

- JunSu?! – lo chiamò con il suo nome reale

- … -

- … -

- …m-mi dispiace fratello… - sospirò quasi tristemente

- …? -

- ….m-ma io, da qui in avanti non posso più aiutarti… -
 
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Akie
CAT_IMG Posted on 13/10/2009, 22:01




okkay °_°
non so cosa mi sia preso, ma questo capitolo mi ha intrippato moltissimo XDD
tanto lo so che Numero 10 dovrà uccidere Yunho :sicerto:
almeno, suppongo! XD Ho letto solo quest'ultimo capitolo, ma -accidenti- mi piace! *___*
certo, se si escludono le coppie LOL
amo Junsu *___* e non ho capito chi sia Numero 1, sempre che tu abbia mai citato il suo vero nome.
Che pizza, Ki. X°° adesso mi toccherà leggermela tutta! *__*"
*manda maledizioni cuoriciose*

*O*b
 
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75 replies since 24/4/2009, 19:25   1168 views
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